Alla luce dei recenti dati pubblicati dal MIM in merito al numero degli alunni con disabilità, si è evinto che negli ultimi 5 anni gli iscritti con certificazione sono saliti del 13,58%. Secondo il sindacato autonomo Anief questi numeri devono fare riflettere chi gestisce le nostre scuole e il servizio didattico adottato: secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, l’obiettivo deve essere quello di una piena valorizzazione dei docenti di sostegno. 

Cosa sta facendo il governo per incrementare il sostegno agli alunni con disabilità

Cosa ha fatto e sta facendo il MIM per promuovere il sostegno? “Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha deciso di aumentare il numero di docenti specializzati coi corsi organizzati anche da Indire e di far confermare i supplenti dai capi di istituto, si è impegnato a aumentare i posti in organico di diritto” ha spiegato Marcello Pacifico. “Sono delle risposte ad un sistema in crisi, per via del numero insufficiente di insegnanti specializzati rispetto alle certificazioni, appunto in aumento, dei pochi posti destinati ai ruoli, del numero di posti autorizzati rispetto alle richieste delle famiglie e delle scuole”.

“Bisogna quindi dare merito al ministro Valditara – ha continuato Pacifico – di essersene preso carico, anche se la conferma dei supplenti su scelta delle famiglie e del dirigente scolastico è una soluzione certamente gradita agli stessi ma tradisce la stessa definizione di merito, oltre a non risolvere la tanto invocata continuità didattica, raggiungibile soltanto con lo sblocco dei ruoli su tutti i posti vacanti. Ma se la colpa è da ascrivere alle politiche draconiane di bilancio degli ultimi venti anni perpetrate da tutti i Governi, bisognerebbe anche interrogare chi, col suo silenzio, non ha lottato per l’aumento dei posti di sostegno o contro il loro taglio, come se non fosse fondamentale la figura dell’insegnante di sostegno nella scuola dell’inclusione, in nome di un approccio didattico in grado di coinvolgere pienamente gli insegnanti curricolari”.

Come bisogna intervenire per l’Anief

Secondo il sindacato Anief, “lo scandalo non è organizzare corsi semplificati per specializzare 80 mila insegnanti non specializzati o penalizzare chi si è specializzato all’estero, ma non aver allineato la domanda all’offerta di docenti di sostegno negli ultimi anni e non aver assunto e valorizzato chi si è specializzato in Italia. La continuità didattica non si ottiene con supplenze pluriennali ma con la trasformazione dei posti in deroga in organico di diritto e l’assunzione nei ruoli col doppio canale e specifiche indennità per i fuori sede e non vincoli per i neo-assunti”.