Oggi, 2 settembre, ha avuto ufficialmente inizio l’a.s. 2024/25: anche quest’anno, purtroppo, si hanno tanti problemi da risolvere per il mondo della scuola. Tra questi un aspetto sempre critico è quello del sostegno didattico agli alunni con disabilità: puntualmente si ripresentano gli stessi nodi che non si riesce a sciogliere. I sindacati Anief e FLC CGIL hanno denunciato ancora una volta la questione. Di seguito il punto.
Anief: ‘Troppi docenti precari’
Ancora una volta si evidenzia sin da subito il problema delle mancanza di cattedre di sostegno e dell’eccessivo numero di docenti precari non specializzati. In base a quanto riportato dall’Anief, per l’anno scolastico 2024/2025, infatti, mancano all’appello “almeno 110mila cattedre di sostegno. La maggior parte di questi posti manca al Nord e nelle ultime call veloci che si sono tenute in Campania, per esempio, sono risultate zero disponibilità. E questo non perché manchino i posti, ma perché vengono assegnati solo in deroga”, ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato autonomo.
La posizione della FLC CGIL sulla situazione del sostegno didattico
Anche la FLC CGIL ha chiesto che vengano convertite in organico di diritto le decine di migliaia di posti “in deroga” sul sostegno – di fatto strutturali e fondamentali per la realizzazione dei processi di inclusione – e che su di essi vengano disposte immissioni in ruolo. Nello stesso tempo, il sindacato continua esprimere la propria contrarietà all’inserimento a pettine nelle GPS dei docenti in possesso di titolo di specializzazione conseguito all’estero ma non validato attraverso le previste procedure di riconoscimento e ha denunciato il rischio di dequalificazione professionale connesso all’avvio di percorsi abbreviati e semplificati (corsi Indire) che costituiscono di fatto una vera e propria sanatoria.
Il sindacato ha chiesto, piuttosto, che venga implementata l’offerta formativa delle Università relativamente ai TFA sostegno e tarata sull’effettivo fabbisogno del sistema scolastico, abbassando i costi a carico dei docenti. Pr tutte queste ragioni, la FLC CGIL eprimerà il proprio sostegno all’iniziativa del 4 settembre 2024 davanti al Ministero dell’Istruzione, alla quale parteciperà con una delegazione.