In un’intervista al quotidiano ‘Libero’ di ieri 12 gennaio, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara è ritornato a parlare del sostegno didattico agli alunni con disabilità, facendo il punto sulle assunzioni, sui percorsi di specializzazione che si attiveranno in primavera e sulla possibilità da parte delle famiglie di richiedere la continuità didattica dei docenti precari.
Il sunto fatto da Valditara
In primo luogo, il Ministro Valditara ha fatto il punto della situazione in merito a ciò che il governo ha fatto fino a questo momento per quanto riguarda l’inclusione scolastica: “Innanzitutto ci tengo a sottolineare più in generale gli sforzi sul fronte delle assunzioni. Attraverso il primo concorso del Pnrr reclutiamo 23mila docenti precari. Oltre 9mila sono state le nomine di insegnanti di sostegno. Abbiamo anche assunto circa 6mila docenti che hanno ottenuto l’idoneità nei precedenti concorsi non Pnrr e che senza i nostri provvedimenti avrebbero dovuto rifare i concorsi. Intendiamo poi specializzare 50mila docenti di sostegno che fino ad oggi insegnano senza una specializzazione. Con l’ultima Finanziaria abbiamo inoltre aumentato i posti di organico di diritto di 2mila unità per i docenti di sostegno” ha spiegato il ministro.
Continuità didattica sul sostegno
Infine, Valditara si è soffermato sulla manovra prevista già dal prossimo anno scolastico 2025/26 e che mira alla continuità didattica sul sostegno: “Un’altra novità importante riguarda la continuità didattica: entro i primi di giugno le famiglie potranno chiedere alla scuola di confermare il docente di sostegno precario anche per il prossimo anno se si riterranno soddisfatte dell’attività formativa svolta e del rapporto educativo instaurato con il figlio con disabilità”.
In base a quanto stabilito dal DL 71/2024, se (e solo se) la famiglia dell’alunno con disabilità presenta richiesta formale, il Dirigente Scolastico propone al docente a tempo determinato la conferma sul posto occupato durante il corrente anno scolastico: il supplente otterrebbe pertanto la precedenza assoluta rispetto al restante personale a tempo determinato, sul medesimo posto di sostegno e con lo stesso alunno.