Specializzazione sostegno
Specializzazione sostegno

Specializzazioni sostegno conseguite all’estero, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Avezzano, Antonio Stanislao Fiduccia, ha ordinato la reintegra di un docente di sostegno, accogliendo con decreto il ricorso d’urgenza presentato dall’avvocato Salvatore Braghini, rappresentante della Gilda degli Insegnanti della provincia dell’Aquila.

Specializzazione conseguita in Spagna, il Tribunale di Avezzano ordina il reintegro di un docente di sostegno

Il docente, in servizio da anni grazie a supplenze ottenute attraverso la prima fascia GPS con riserva, aveva conseguito nel 2021 un attestato di formazione denominato “Corso in attenzione alle necessità specifiche di sostegno educativo”, rilasciato dall’Università San Jorge de Zaragoza in Spagna. Tuttavia, il Dipartimento per il sistema educativo del Ministero dell’Istruzione, dopo un lungo iter di quattro anni, aveva respinto la richiesta di riconoscimento del titolo.

A seguito del diniego, il docente ha presentato un ricorso al TAR Lazio per l’annullamento del provvedimento, chiedendone la sospensione in via cautelare. Tuttavia, il TAR Lazio, con un’ordinanza del 19 dicembre 2024, ha deciso di sospendere il procedimento fino alla pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) su una questione pregiudiziale: se il titolo conseguito in Spagna, che non abilita all’insegnamento nel Paese d’origine, possa essere comunque riconosciuto in Italia.

Nel frattempo, il Giudice del Lavoro ha ritenuto illegittimo sia il depennamento del docente dalla prima fascia GPS sia la risoluzione del suo contratto di lavoro, basandosi anche su precedenti giurisprudenziali del TAR Lazio e del Consiglio di Stato, favorevoli al riconoscimento di titoli conseguiti in altri Paesi dell’Unione Europea. Inoltre, il Giudice ha rilevato l’urgenza di intervenire per garantire la continuità didattica allo studente disabile a cui il docente forniva supporto educativo da quattro mesi. Il Tribunale ha pertanto ordinato al Ministero e all’Ambito Provinciale di adottare tutte le misure necessarie per ripristinare il contratto di lavoro sottoscritto il 2 settembre 2024 tra il docente e l’Istituto Comprensivo.

L’avvocato Braghini ha sottolineato che la questione del riconoscimento dei titoli esteri è di competenza dell’Amministrazione e della Magistratura, ma ha rinnovato il suo appello affinché gli Uffici Provinciali evitino depennamenti e risoluzioni contrattuali. Questi provvedimenti, infatti, rischiano di essere sospesi dai Tribunali, con conseguente obbligo di riassumere i docenti e, in alcuni casi, di corrispondere loro risarcimenti. “Un atteggiamento di maggiore prudenza sarebbe opportuno, soprattutto a metà anno scolastico,” ha dichiarato Braghini. “Interrompere bruscamente il rapporto tra un docente di sostegno e uno studente disabile, dopo mesi di lavoro, crea disorientamento sia negli alunni, già in una condizione di fragilità, sia nelle loro famiglie.”