Riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero, due nuove Ordinanze emesse dalla sezione IV Bis del TAR Lazio hanno accolto la richiesta di sospensiva dei decreti di rigetto delle istanze di riconoscimento dei titoli di sostegno. Si tratte delle Ordinanze N. 1854 e 1856 riguardanti il ricorso presentato da docenti specializzati in Romania che si sono rivolti al Tribunale Amministrativo Regionale in seguito al rigetto della loro domanda di riconoscimento.
Riconoscimento titoli conseguiti all’estero, il TAR Lazio sospende decreti di rigetto emessi dal Ministero dell’Istruzione
Lo studio legale dell’Avvocato Maurizio Danza che si è occupato del ricorso rende noto che il TAR del Lazio, nell’accogliere la sospensiva dei decreti ministeriali, ha riconosciuto la palese illegittimità dei medesimi, senza mai tuttavia richiedere i programmi formativi. Ne deriva che l’Amministrazione centrale abbia disposto un’astratta comparazione tra il programma del percorso abilitante rumeno con quello italiano, basandosi solamente sul DM N. 249/2010 disciplinante la specializzazione sul sostegno. Da qui la violazione dei principi fissati dalle sentenze N. 18 e N. 22 del 29 dicembre 2022 emesse dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato.
I docenti specializzati in Romania hanno chiesto al TAR del Lazio l’annullamento dei decreti ministeriali emanati sul presupposto che i docenti ricorrenti fossero in possesso di un mero attestato di conclusione di un corso di formazione professionale, anziché una certificazione abilitante.
Il TAR Lazio, nell’accogliere l’istanza cautelare, ha sospeso i decreti sottolineando come il provvedimento rischia di compromettere l’accesso dei ricorrenti alle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, visto che occorre valutare se, nel concreto, sia stata fatta una comparazione esaustiva del percorso formativo, secondo i principi stabiliti dalla giurisprudenza.