Docenti specializzati sul sostegno, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato, nei giorni scorsi, l’aumento di 2000 posti per quanto concerne l’organico sostegno. Tuttavia, resta molto da fare per superare una situazione che continua ad essere particolarmente problematica, specialmente nella scuola secondaria di secondo grado.
Docenti di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado, i dati evidenziano una realtà ben diversa
Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati accoglie positivamente l’annuncio del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sull’aumento di 2.000 posti per gli insegnanti di sostegno a partire dal 2026/27, considerando questo un passo importante per migliorare l’inclusione degli studenti con disabilità. Tuttavia, il Collettivo ritiene che questa misura non sia sufficiente per affrontare le sfide attuali e future del sistema scolastico.
Analizzando i dati, il Collettivo evidenzia che, nella scuola secondaria di secondo grado, molte province, in particolare nel Sud, sono già sature di docenti specializzati, mentre in altre zone si ricorre ancora a personale non qualificato per i posti di sostegno. Ciò dimostra una cattiva distribuzione delle risorse, con una carenza di docenti specializzati nelle aree più bisognose.
Il Collettivo: ‘No ai percorsi straordinari di specializzazione su sostegno e a nuovi concorsi’
Guardando al futuro, l’arrivo di oltre 15.000 nuovi docenti specializzati nel 2024 non giustifica nuovi percorsi di specializzazione straordinari, e il nuovo concorso PNRR 2 rischia di peggiorare la situazione senza risolvere i problemi esistenti. Molti precari che hanno superato il concorso PNRR 1 (2023) non sono stati assunti a causa della carenza di posti disponibili, mentre il Ministero continua a lanciare nuovi bandi.
Le richieste del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati
Per affrontare queste criticità, il Collettivo chiede che l’aumento dei posti di sostegno avvenga con maggiore urgenza, che si dia priorità ai docenti specializzati e che venga attivato un doppio canale di reclutamento per coprire i posti vacanti. Inoltre, si oppone all’indizione di ulteriori concorsi, a meno che non siano strettamente necessari, per evitare di penalizzare ulteriormente i docenti qualificati. Infine, il Collettivo sottolinea che l’inclusione scolastica deve essere trattata come una priorità, non come un’emergenza, e che solo investendo adeguatamente nelle risorse umane e nella pianificazione sarà possibile garantire il diritto all’istruzione per tutti. Il Collettivo, nella nota informativa diffusa agli organi di stampa, ha sottolineato di voler continuare a monitorare l’attuazione delle misure annunciate, rendendosi disponibile a collaborare con le istituzioni affinché le promesse diventino azioni concrete.