Percorsi straordinari INDIRE oppure il TFA sostegno? Questo il dilemma che, a partire dal prossimo 2025, dovranno affrontare gli aspiranti alla specializzazione su sostegno. Come annunciato dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, fino al termine del prossimo anno (salvo modifiche al programma) saranno disponibili percorsi straordinari e temporanei di specializzazione per il sostegno organizzati da INDIRE, i quali andranno ad affiancarsi al tradizionale TFA Sostegno.
Cosa scegliere tra percorsi straordinari INDIRE e TFA sostegno?
Percorsi straordinari INDIRE per la specializzazione su sostegno
I percorsi straordinari che saranno organizzati da INDIRE offriranno una formazione alternativa, con un carico di almeno 30 CFU rispetto ai 60 CFU richiesti dal TFA ed è questa una delle differenze più sostanziali tra i due percorsi. I nuovi corsi sono rivolti a docenti con almeno tre annualità di servizio su posti di sostegno negli ultimi cinque anni scolastici o ai docenti con un titolo di specializzazione estero che non è stato ancora riconosciuto in Italia.
TFA sostegno
Il TFA Sostegno, acronimo di Tirocinio Formativo Attivo, è ormai noto al personale docente in quanto rappresenta il principale percorso di specializzazione per diventare docente di sostegno. Questa tipologia di corso, offerta dalle Università italiane, richiede una formazione specifica e prevede requisiti di accesso decisamente più rigorosi rispetto ai ‘nuovi arrivati’. Per la scuola dell’infanzia e primaria, gli aspiranti devono possedere un’abilitazione all’insegnamento tramite laurea in Scienze della Formazione Primaria o un titolo equivalente estero riconosciuto in Italia, oppure un diploma magistrale ottenuto entro l’anno scolastico 2001/02. Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, serve l’abilitazione su una specifica classe di concorso, una laurea magistrale che consenta l’accesso a una classe di concorso o un diploma per ITP (Insegnanti Tecnico Pratici).
La diversità tra le 2 tipologie di percorsi di specializzazione è evidente e si misura soprattutto nei requisiti di accesso, nella durata e nell’impegno richiesto. Il TFA prevede prove d’ingresso (preselettiva, scritta e orale) e dura circa nove mesi, includendo frequenza obbligatoria, didattica teorica, pratica e un tirocinio. Il percorso INDIRE, invece, si preannuncia decisamente meno impegnativo, con un carico formativo minore e un accesso facilitato per docenti con esperienza o titolo estero. Se da una parte il TFA sostegno consente di ottenere una preparazione più completa dall’altra i percorsi INDIRE sono più veloci anche se offrono una formazione più sommaria rispetto al tradizionale TFA.