stabilizzazione precari
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Stabilizzazione precari, il nuovo sistema di reclutamento, unitamente ai ritardi e alle problematiche che hanno accompagnato l’avvio dei percorsi abilitanti, oltre alle controversie legate ai concorsi PNRR, continuano a generare polemiche. I precari storici, a questo proposito, hanno diffuso una nota informativa che non ha risparmiato critiche alla politica, colpevole di aver ulteriormente danneggiato le migliaia e migliaia di docenti precari che, da anni, continuano a svolgere il loro servizio in attesa del tanto agognato ruolo. 

La risposta ai precari storici: ‘La soluzione non è fare la guerra tra noi docenti’

I precari storici, nella nota informativa diffusa nelle scorse ore, hanno scritto, a proposito dei concorsi PNRR: ‘Tali concorsi, com’era facilmente prevedibile, si stanno rivelando utili a tutti tranne ai precari storici, che erano impegnati a lavorare nelle scuole, mentre altri dilettanti allo sbaraglio, che però hanno fatto acquisti oculati nel supermercato dei CFU, si allenano ai quiz del “Miliardario”’. A questo proposito, pubblichiamo la replica di una lettrice.

‘È pur vero – scrive la lettrice – che questi ‘docenti precari storici‘ abbiano il diritto ad essere assunti ma è anche vero che non sentiamo tutti i giorni di medici che lavorano in ospedale senza specializzazione; oppure di avvocati che esercitano senza una licenza. Mi sembra una follia che questi docenti siano rientrati nelle fatidiche ‘graduatorie GPS‘ dopo che non si sono preoccupati di adeguarsi ‘nei tempi giusti’ alle nuove procedure’.

‘Vorrei ricordare – prosegue la lettera – che, dopo il diploma, siamo arrivati alla laurea e oltre: ci siamo specializzati, sostenuto esami su esami, svolto tirocinii in concomitanza con corsi e lavoro. Sì, magari un lavoro altrove’, ma credo, a questo punto, che non serva a nulla studiare e specializzarsi perché ci sono colleghi che credono che gli ‘anni di esperienza senza alcun titolo’ vadano bene per gridare a gran voce di essere assunti’.

‘Il perché non è del tutto chiaro visto che, nei miei pochi anni a scuola come insegnante, tralasciando gli anni sempre trascorsi all’interno delle scuole pubbliche come educatrice (ma a quanto pare questo poco interessa al nostro governo) sono stata affiancata da colleghe sprovviste di titolo (in particolare sul sostegno, quindi ancora più grave). Le ho viste commettere errori gravissimi su giovani che pagheranno le scelte sbagliate e incompetenti riguardo, ad esempio, la didattica o ancora docenti con ‘titoli esteri‘ del tutto privi di competenza e non aggiungo altro.

‘Qui la soluzione, però, non è fare la guerra tra noi docenti – afferma la lettrice – il vero problema è che tutto andrà a peggiorare perché nessuno farà mai nulla per ribaltare il sistema scolastico riguardo alla assunzioni. Perché? Perché tutti ‘ci mangiano’, tranne chi dovrebbe farlo per davvero e più di tutti, ovvero noi insegnanti‘.