Reclutamento docenti, il sistema assunzionale del personale docente non funziona e le regole imposte dall’Unione Europea, nell’ambito del programma concorsi legato al PNRR, non va nella direzione auspicata dall’opinione pubblica. Anche il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, se ne sta rendendo conto ed ecco perché sta cercando di correre ai ripari.
Reclutamento docenti, le possibili novità in arrivo: Valditara si confronterà con l’Unione Europea
“Il sistema attuale è troppo rigido e non tiene conto della complessità del sistema italiano”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito in occasione di una recente intervista. Valditara ha sottolineato come il MIM sia riuscito, dopo un’intensa e proficua interlocuzione con la Commissione Europea, ad ottenere una rimodulazione dell’obiettivo delle 70mila assunzioni, recuperando così i docenti che sono risultati idonei agli ultimi concorsi.
Secondo Valditara, il sistema di reclutamento dei docenti, definito dal precedente Governo nell’ambito del PNRR, ha bisogno di una maggiore flessibilità, in ragione della oggettiva complessità del sistema italiano derivante da un succedersi, negli anni, di diversi tentativi di riforma, mai del tutto realizzati. Ecco perché il ministro Valditara intende chiedere alla Commissione Europea una rivalutazione del sistema di reclutamento: ovviamente, il tutto sarà possibile solamente se arriverà l’OK da parte dell’UE.
Doppio canale di reclutamento?
Dal momento che il ministro ha parlato di richiesta di revisione del sistema di reclutamento, si sono intrecciate diverse ipotesi. Quella più accreditata, naturalmente, è quella legata all’introduzione del doppio canale di reclutamento, ovvero l’estensione delle assunzioni da GPS prima fascia posti comuni, come sta avvenendo, da qualche anno a questa parte, per i posti di sostegno. Una proposta più volte ‘caldeggiata’ soprattutto da Mario Pittoni, il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, lo stesso partito del ministro Valditara.
Anche Fratelli d’Italia sarebbe d’accordo sull’introduzione del doppio canale di reclutamento quale soluzione per il reclutamento degli insegnanti. I sindacati si trovano d’accordo sul doppio canale di reclutamento. Anief insiste sull’assunzione dei docenti precari inseriti nelle GPS su classe di concorso comune e degli idonei dei concorso PNRR. Cisl Scuola ritiene che sia necessario ed urgente cambiare il sistema di reclutamento, rendendo strutturale il doppio canale di reclutamento.
Snals Confsal si è detta fiduciosa sul fatto che il ministro Valditara possa esplorare ogni soluzione possibile con la Commissione europea, in modo tale che i candidati che hanno superato il concorso ordinario 2023 possano aspirare, sia pure gradualmente, ad essere immessi in ruolo, al pari delle altrettante migliaia di docenti che hanno superato altri concorsi ordinari.