Prima di accettare una supplenza breve occorre che il docente faccia una valutazione sulla sostenibilità dell’impegno a livello economico, causato da un perenne ritardo nel pagamento degli stipendi. Come ci spiegava Duilio Mazzotti in un’intervista, accettare una supplenza breve potrebbe comportare un notevole esborso oneroso prima che i fondi tornino ad essere disponibili per il pagamento. Per comprendere perché ciò accade, comprendiamo qual è l’iter di pagamento di questo tipo di contratto.
Le supplenze brevi: quali sono e come sono pagate
Tutte le supplenze diverse da quelle volte a coprire cattedre e posti d’insegnamento, su posto comune o di sostegno, disponibili e/o vacanti entro la data del 31 dicembre e che rimangano presumibilmente tali per tutto l’anno scolastico, possono essere catalogate come supplenze brevi. Si tratta, ad esempio, di supplenze per assenze dovute a malattia, maternità, infortuni, giorni di permesso e così via. La gestione del pagamento delle supplenze brevi è diverso dalle altre.
Come vengono pagate le supplenze brevi?
Le supplenze brevi sono pagate dopo che il mese si è concluso, in quanto è necessario prima accertarsi con esattezza della somma spettante al lavoratore. Quando il mese è trascorso, la segreteria della scuola deve controllare le eventuali assenze del dipendente e autorizzare il pagamento. Una volta che questo passaggio è completato, bisogna attendere che ci siano i fondi sufficienti per il pagamento. Se non ci sono, NoiPA provvede a comunicarlo al MiM, che dovrà provvedere. Proprio per questo iter poco scorrevole, spesso il pagamento degli stipendi dei supplenti brevi arriva con ritardo, a volte anche di mesi.
Valutare la convenienza di una supplenza breve
Visto quanto scritto sopra, è dunque bene che prima di accettare una supplenza breve, il lavoratore valuti la sua convenienza e la sua disponibilità economica. Per chi è in grado di sostenersi economicamente per mesi in attesa di ricevere quanto gli spetta per il lavoro svolto nella scuola, accettare una supplenza è conveniente. Al contrario, chi è in difficoltà economica e non ha il denaro sufficiente a coprire le spese dei mesi di ritardo dello stipendio (soprattutto se in trasferta), forse farebbe bene a valutare solo quelle vicino casa e che non comportano un ulteriore aggravio economico.