Il governo ha annunciato un aumento stipendiale per il personale a tempo indeterminato nel 2024. Con l’approvazione del Decreto Legge n. 145 del 18 ottobre 2023, è stato deciso di erogare l’anticipo dell’indennità di vacanza contrattuale in un’unica soluzione per l’anno 2024 (ma non per tutti). Questa decisione è stata presa in attesa della definizione del quadro finanziario completo per i rinnovi contrattuali previsti nel triennio 2022-2024. L’anticipo, già visibile nel cedolino di dicembre, potrà essere soggetto a conguaglio , come indicato dalla normativa che prevede “salvi eventuali successivi conguagli”. Che dire delle novità previste tra Legge di Bilancio e rinnovo contrattuale?

Rinnovo del CCNL Scuola 2024

Nel corso del 2024, è previsto il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per docenti e personale ATA. La fase di definizione dell’Ipotesi di CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca 2019-2021, sottoscritta il 14 luglio 2023, dovrebbe portare all’implementazione di aumenti stipendiali in base al livello di inquadramento. La firma è prevista prima di Natale, salvo cambiamenti. Una volta concluso il rinnovo contrattuale, i dipendenti a tempo determinato non percepiranno più l’indennità di vacanza contrattuale mensile (che il personale a tempo indeterminato ha ricevuto come anticipo), e sono previsti conguagli per tutti i lavoratori.

IVC, emolumento accessorio una tantum 2023 e prospettiva per il 2024

Nel corso del 2023, i lavoratori della scuola hanno beneficiato non solo dell’indennità di vacanza contrattuale, ma anche di un emolumento accessorio una tantum. La Legge di Bilancio 2023 ha previsto un aumento degli oneri per la contrattazione collettiva nazionale, incrementando di 1.000 milioni di euro l’erogazione di un emolumento accessorio una tantum per tredici mensilità. I dettagli dell’emolumento accessorio una tantum, “da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza” e che potrebbe essere confermato nel 2024, possono essere visualizzati in un nostro precedente articolo.

Gli arretrati

E gli arretrati del CCNL finora maturati? Dovrebbero essere liquidati nel 2024, dato che anche se il contratto viene firmato entro Natale non ci sono i tempi tecnici per il pagamento. Ricordiamo che gli arretrati riguardano principalmente le indennità fisse (RPD e CIA), incrementate proprio in virtù del rinnovo contrattuale.

Le novità dalla Legge di Bilancio

Con l’approvazione della Legge di Bilancio e le prospettive per il rinnovo del CCNL nel 2024, il panorama degli stipendi per docenti e personale ATA presenta sviluppi che potrebbero influenzare positivamente il reddito netto. In LdB sono previsti:

  • il rinnovo del taglio del cuneo fiscale al 6 o 7%
  • la riduzione dell’aliquota Irpef per i redditi da 15.001 a 28mila euro
  • per le fasce di reddito fino a 15.000 euro non è prevista nessuna riduzione dell’imposta Irpef, ma la detrazione da lavoro dipendente è aumentata da 1.880 euro (anno 2023) a 1.955 euro dall’anno 2024, con un aumento di 75 euro. Anche in questo caso si paga meno Irpef, con il netto annuale che incrementa di 75 euro.