Un ulteriore salario, quello di aprile, privo di pagamenti arretrati IVC. Dopo il mese di marzo, anche ad aprile circa un milione di docenti e personale ATA della scuola, continuano ad avere stipendi ridotti. Questa situazione è dovuta non solo al fatto che gli stipendi medi annui lordi della scuola risultano inferiori di 10.000 euro rispetto alla media della Pubblica Amministrazione (34.153 euro contro 24.667 euro), ma anche al mancato pagamento di 4.000 euro di arretrati relativi all’indennità di vacanza contrattuale, a causa del mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2022-24.
Docenti e ATA: IVC ridotta e stipendi troppo bassi
L’indennità di vacanza contrattuale (IVC) fornita dallo Stato è minima e lontana dalla somma dovuta in realtà. La recente legge di bilancio ha introdotto una normativa che non ha completamente rispettato i diritti dei lavoratori. Questo perché offre solo una somma anticipata per gli aumenti contrattuali, senza coprire gli arretrati dovuti per legge. In risposta a questa situazione, Anief ha avviato l’invio di diffide per proteggere i diritti degli insegnanti e del personale ATA. Lo scopo è interrompere i termini di prescrizione e sottolineare la necessità di una mobilitazione collettiva per far valere le normative vigenti.
Il problema riguarda anche i precari
Inoltre, sono state predisposte richieste di risarcimento specifiche per i docenti e il personale precario, che non hanno ancora ricevuto i soldi dovuti. “Considerando le cifre – dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief – abbiamo calcolato che al personale sono stati sottratti migliaia di euro. Il problema riguarda anche i precari, che avrebbero dovuto ricevere un aumento di 67 euro al mese dal gennaio 2024. Sono già 3.000 coloro che hanno chiesto la nuova diffida. Per questo motivo, come Anief, abbiamo deciso di intraprendere azioni legali per il recupero del doppio dell’assegno ricevuto a dicembre 2023, come previsto dalla legge attuale. I legali di Anief hanno anche depositato i primi decreti ingiuntivi per il pagamento immediato di circa 4.000 euro di arretrati anche per il personale precario”.