La Manovra di Bilancio 2025 porta con sé cambiamenti che influiranno sugli stipendi NoiPA di gennaio e oltre. Alcune di queste le abbiamo già trattate nel dettaglio e in questo articolo analizziamo le novità previste, distinguendo tra effetti positivi e negativi. Parleremo del nuovo taglio del cuneo fiscale, delle nuove detrazioni familiari e dei precari della scuola.

Stipendi NoiPA gennaio 2025: novità positive

A partire da gennaio 2025, entra in vigore un nuovo taglio del cuneo fiscale, sotto forma di bonus di 1.000 euro annuali per redditi medi, distribuiti in rate mensili di 83,33 euro. Questo bonus sostituisce il precedente esonero contributivo, abolito dal Governo, e ne cambia la forma. Il bonus cambia anche in base al reddito percepito. Per i dettagli su chi ci guadagna e chi ci perde, potete consultare il nostro articolo dedicato.

Essendo gli stipendi di gennaio elaborati da NoiPA a fine dicembre, è probabile che il nuovo bonus fiscale venga corrisposto a partire da febbraio, con eventuale conguaglio successivo. A gennaio, però, sarà presente l’esonero contributivo relativo a dicembre 2024 a tutti i lavoratori pubblici con un reddito imponibile previdenziale mensile inferiore a 2.692 euro. Alcune categorie, come il personale AFAM e i dipendenti di ministeri che hanno percepito incentivi specifici, non ne beneficeranno.

Precari e detrazioni familiari a carico

I precari della scuola, a causa della mancata conferma dell’anticipo contrattuale, dovranno attendere il nuovo contratto per vedere gli aumenti. Ciò significherà una riduzione stimata tra 40 e 60 euro lordi in busta paga. Al momento della firma del nuovo CCNL, gli arretrati contrattuali dovrebbero compensare questa perdita.

Per quanto riguarda le detrazioni per i familiari a carico, la Manovra prevede modifiche alle soglie di reddito per considerare fiscalmente a carico:

  • Figli tra 21 e 24 anni: Reddito massimo di 4.000 euro.
  • Figli sopra i 24 anni: Reddito massimo di 2.840 euro.

Solo i genitori e ascendenti conviventi restano inclusi nella categoria “altri familiari a carico”. Tuttavia, non ci sono variazioni per i figli con disabilità, che continuano a beneficiare dell’assegno unico.