Stipendi NoiPA e tassazione: tra le voci in negativo del cedolino NoiPA ci sono le addizionali all’Irpef, regionali e comunali, presenti dal mese di marzo al mese di novembre. Ma queste non sono uguali per tutti e variano a seconda della residenza del lavoratore. In che senso? Ne abbiamo parlato con l’Avvocato Altieri nel corso del webinar su YouTube dedicato alla differenza tra lordo e netto del cedolino. Comprendiamo cosa comportano queste differenze fra persone che fanno lo stesso lavoro ma abitano in diverse parti d’Italia.
Le addizionali Irpef nel cedolino stipendi NoiPA
Per rispondere alla domanda – si introduce l’Avvocato Altieri – dobbiamo capire cosa sono le addizionali IRPEF. Oltre all’Irpef i lavoratori dipendenti pagano anche le relative addizionali, quella comunale e quella regionale dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Entrambe sono calcolate sul reddito dell’anno precedente e versate, dal sostituto d’imposta, ossia il datore di lavoro, in nove rate da marzo a novembre, ma presentano modalità di calcolo diverse, in quanto la determinazione delle aliquote d’imposta avviene su base periodica con delibera dei comuni e delle regioni. Andiamo a vedere nel dettaglio le due aliquote.
Addizionale regionale e comunale
Quanto alle addizionali regionali, a livello nazionale è fissata l’aliquota base all’1,23%. Però ciascuna Regione, con proprio provvedimento da pubblicare in Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre di ogni anno può maggiorare l’aliquota fino al 3,33%. Ogni Regione può prevedere anche aliquote diverse in funzione degli scaglioni di reddito. L’addizionale regionale va versata alla Regione di residenza al 1° gennaio.
Quanto alle addizionali comunali, invece, ogni comune con proprio regolamento stabilisce l’aliquota e le soglie di esenzione. Si versa in due trance: l’acconto e il saldo. L’acconto è pari al 30% dell’importo complessivo e si ottiene moltiplicando il reddito con l’aliquota dell’anno precedente, in quanto essendo un versamento in anticipo ancora non si sa l’aliquota definitiva; il saldo si verserà sulla base dell’aliquota definitiva. Va versata al comune in cui si ha il domicilio fiscale.
Dunque, è chiaro che, considerata la descritta autonomia nel determinare le aliquote da parte delle regioni e dei comuni, ciò crea differenze tra i lavoratori dipendenti delle varie regioni e dei vari comuni d’Italia.