Stipendi precari, siamo entrati nell’ultima settimana di lezione e si torna a parlare delle ferie non fruite dal personale precario. Degno di nota il parere dell’ARAN rivolto ai dirigenti scolastici: ‘Il datore di lavoro ha l’onere di dimostrare di aver esercitato tutta la diligenza necessaria affinché il lavoratore fosse messo effettivamente in condizione di fruire delle ferie annuali retribuite alle quali aveva diritto (Corte UE 6.10.2018 in causa C-684/16, punti da 45 a 47)’.
Stipendi precari, Anief: ‘Le ferie non fruite di 400mila supplenti devono essere pagate’
In merito alle ferie dei precari non fruite, il sindacato Anief non ammette dimenticanze: i dirigenti scolastici che non dovessero invitare i supplenti a fruire dei giorni di ferie maturati durante il loro servizio, prima della scadenza del contratto a tempo determinato, saranno costretti a pagarli.
Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha sottolineato che, nel caso tutto ciò non dovesse avvenire, è chiaro che i circa 400mila precari interessati dalla questione delle ferie non fruite, in relazione ai loro stipendi, dovranno essere pagati come lo prevede la Cassazione e la Corte di giustizia europea. Solo che per avere quanto spetta loro (su una lunga supplenza è circa uno stipendio in più) dovranno presentare ricorso.
Anief, a proposito degli stipendi precari e delle ferie non fruite, cita la sentenza emessa dal Tribunale di Firenze che ha riconosciuto quasi 2900 euro a un docente che ha presentato ricorso, oltre ad un’altra pronuncia del Tribunale di Parma (quasi 4mila euro di risarcimento) e del Tribunale di Trapani (2.400 euro riconosciuti ad una precaria, oltre agli interessi).