Corte di Cassazione
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Stipendi docenti precari e ferie non godute, di particolare rilevanza l’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione con la quale viene riconosciuta l’indennità sostitutiva in caso di mancato godimento delle ferie, a meno che il datore di lavoro non dimostri di aver invitato più volte il lavoratore a goderne, pena la perdita del diritto alle ferie e dell’indennità sostitutiva.

Stipendi docenti precari, ordinanza Corte di Cassazione: riconosciuto il diritto all’indennità sostitutiva

La Corte di Cassazione, nel pronunciarsi, ha richiamato la giurisprudenza Cgue (Corte di Giustizia dell’Unione Europea) e la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, sottolineando come il datore di lavoro debba assicurarsi che il lavoratore venga messa in condizione di esercitare il diritto alle ferie. Come riporta Il Sole 24 Ore di oggi, lunedì 10 giugno 2024, il datore di lavoro deve invitare, per tempo, il lavoratore a fruire dei giorni di ferie a propria disposizione in modo tale da potersi concedere il riposo.

Nello stesso tempo, è chiamato ad informare il lavoratore che, qualora non dovesse fruire dei giorni di ferie, questi andranno persi al termine del periodo di riferimento. L’ordinanza N. 15445/2024, alla luce di quanto sopra esposto, riconosce al lavoratore il diritto all’indennità sostitutiva, non permettendo, pertanto, la perdita automatica del diritto alle ferie retribuite.