Stipendi scuola: some sappiamo, ancora le trattative per il rinnovo del contratto 2022/24 non sono riprese, ma da quanto emerso purtroppo anche stavolta le aspettative del personale scolastico italiano non saranno soddisfatte. Gli aumenti previsti, infatti, non rispecchierebbero quanto richiesto dagli stessi sindacati. La FLC CGIL ha lanciato l’allarme, mettendo in luce tutti gli aspetti critici che il governo Valditara non sta riuscendo a risolvere.
Stipendi scuola inadeguati
Il sindacato FLC CGIL ha lanciato un allarme riguardo agli stipendi della scuola, evidenziando una significativa perdita del potere d’acquisto che supera l’11% nel triennio 2022-2024. La sigla sindacale ha criticato l’incremento salariale del 6% previsto dal Governo, ritenuto inadeguato rispetto a un’inflazione reale che supera il 17%. Secondo la FLC CGIL, questa situazione ha portato a una perdita di quasi due terzi del potere d’acquisto per il personale scolastico, consentendo al Governo di risparmiare 5,7 miliardi di euro nel comparto istruzione e ricerca.
Problema del precariato
In aggiunta, il sindacato ha denunciato il crescente precariato nel settore, con un record di 250.000 contratti a tempo determinato per l’anno scolastico 2023/2024, il che significa che un lavoratore su quattro nella scuola è precario. La FLC CGIL ha criticato anche le politiche di reclutamento, evidenziando che nonostante i numerosi concorsi, le assunzioni in ruolo non hanno mai raggiunto il 50% dei posti vacanti. Pertanto, il sindacato chiede misure urgenti, come l’immissione in ruolo su tutti i posti disponibili e la stabilizzazione dei posti di sostegno.
Politica autoritaria del governo Valditara
La FLC CGIL ha espresso una forte opposizione alle attuali politiche del governo Valditara, evidenziando preoccupazioni riguardo a un presunto “autoritarismo, tagli e privatizzazione” che minacciano la qualità dell’istruzione pubblica. Tra le principali critiche del sindacato vi è il nuovo sistema di valutazione degli apprendimenti, che viene descritto come “sanzionatorio e punitivo”, e la revisione delle Indicazioni nazionali, considerata un segnale di un approccio “regressivo” alla conoscenza.
No, solo stipendi scuola non adatti, ma anche no alla conferma dei docenti di sostegno
Oltre a denunciare l’inadeguatezza degli stipendi della scuola, la FLC CGIL si oppone alla possibilità di confermare gli insegnanti di sostegno su richiesta delle famiglie, ritenendo che ciò comprometta la trasparenza delle procedure di reclutamento. Il sindacato esprime anche preoccupazione per i percorsi semplificati per la specializzazione su sostegno, che potrebbero, secondo loro, portare a una “dequalifica della formazione” degli insegnanti.