Stipendi personale scolastico, la Legge di Bilancio 2025 ha previsto, per il contratto collettivo 2022/24, un incremento complessivo del 6%, rispetto al precedente 5,78%, come richiesto dal Ministro Valditara. Sono state stanziate risorse per la successiva tornata contrattuale: 1.755 milioni di euro per il 2025, 3.550 milioni di euro per il 2026 e 5.550 milioni di euro annui a partire dal 2027. Queste risorse permetteranno degli aumenti stipendiali al personale della scuola pari al 5,4% a regime, con primi anticipi erogati già nel 2025, in attesa della definizione della stessa contrattazione.
Aumenti stipendi e Legge di Bilancio 2025, Anief: “Chiediamo più risorse”
Nonostante i proclami giunti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, le risorse stanziate a favore della scuola in Legge di Bilancio 2025, ed in particolare quelle inerenti il contratto, non soddisfano affatto i sindacati. Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha commentato i provvedimenti presi nella Legge di Bilancio 2025, provvedimenti che prevedono risorse per il rinnovo dei contratti per gli anni 2025, 2027, 2028 e 2030. Queste risorse dovrebbero recuperare l’inflazione degli ultimi anni, ma non è chiaro se saranno sufficienti a coprire il futuro aumento del costo della vita.
Pacifico ha sottolineato che il personale scolastico e i dipendenti pubblici non hanno ancora recuperato quanto perso nei 10 anni di blocco contrattuale. “È prevedibile che quanto stanziato dal Governo – ha affermato Pacifico in un’intervista all’agenzia Teleborsa – non basti per recuperare il gap tra l’aumento del costo della vita e gli aumenti di stipendio che tutti i lavoratori si aspettano. Specialmente il personale scolastico e i dipendenti pubblici che, a oggi, non hanno ancora recuperato quanto hanno perso nei 10 anni di blocco contrattuale”.
Per questo motivo, Anief continua a chiedere più risorse e un adeguamento immediato dell’indennità di vacanza contrattuale, attualmente inferiore a quanto previsto dalla legge. Pacifico ha anche esortato il personale a recuperare tutto il 2013, in seguito alla sentenza favorevole della Cassazione.