Stipendi supplenti: sono un docente precario e mi hanno detto che devo fare ricorso perché ai precari non viene data la Retribuzione Professionale Docenti (RPD). Che possibilità ho di vincere? Alla domanda del nostro lettore viene data risposta nel corso del nostro webinar settimanale su YouTube (che trovate in fondo a questo articolo). Al webinar hanno partecipato l’Avvocato Maria Rosaria Altieri e la vicepresidente del Fondo Espero, Maria Grazia Penna.
RPD ai docenti precari: ad alcuni viene corrisposta?
L’Avvocato Altieri risponde: Va detto subito che non è proprio così, nel senso che non a tutti i precari non viene corrisposta la RPD. Chiarisco innanzitutto cosa è la RPD. E’ un elemento accessorio della retribuzione, istituito con il CCNL 30 agosto 1999, anche per il personale ATA ed originariamente denominato, per entrambe le categorie Compenso Individuale Accessorio. Originariamente la RPD (ma anche il CIA per il personale ATA) veniva corrisposto unicamente al personale di ruolo e al personale precario con supplenza annuale e con supplenza al 30 giugno, con l’esclusione delle supplenze brevi (e sono considerate supplenze brevi anche i contratti covid).
Poi è intervenuta una prima ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 20015 del 27/07/2018 che, in ragione del principio di non discriminazione, sancito dalla clausola 4 dell’accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE, lo ha esteso anche al personale precario con supplenze brevi. Questo orientamento è stato confermato dalla Cassazione anche nella successiva ordinanza n. 6293 del 05/03/2020.
Retribuzione Professionale Docenti in busta paga
Alla luce di questo consolidato orientamento il MIM ha iniziato a corrispondere a decorrere dal 1° settembre 2022 la RPD ai docenti e il CIA al personale ATA con supplenza breve. Dunque, il nostro ascoltatore potrà proporre ricorso unicamente se ha avuto supplenze brevi fino al 31 agosto 2022. Per quelle successive, come potrà vedere consultando la busta paga, alla seconda pagina, gli è stato già pagato.