È in arrivo una stretta sull’uso di cellulari e tablet nella scuola primaria e secondaria di I grado: ad annunciarlo è lo stesso Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in un’intervista a ‘Il Foglio’ in merito alla prossime Linee Guida per la scuola. Di seguito il punto della questione e il comunicato
Nota stampa del Ministero sulla stretta di cellulari e tablet
Questa è la nota stampa giunta dal Dicastero di Viale Trastevere alla nostra redazione pochi minuti fa: “Nelle nuove ‘Linee guida sulla educazione alla cittadinanza’ di prossima pubblicazione, in coerenza con quanto sta emergendo da diversi studi anche internazionali, è sconsigliato l’utilizzo anche a fini didattici dello smartphone dalle scuole d’infanzia alle scuole secondarie di primo grado. Per le scuole primarie è raccomandato invece l’utilizzo del tablet esclusivamente per finalità didattiche e inclusive”.
La stretta su cellulari e tablet è scaturita dalla constatazione che spesso il loro uso può aumentare il livello di distrazione che incide in modo negativo sul rendimento scolastico. Inoltre, può costituire fonte di tensione tra docenti e studenti, che può sfociare in atti di aggressione nei confronti del personale scolastico, così come la cronaca degli ultimi tempi ci racconta.
Anche i Paesi europei in linea con l’Italia
Del resto, già dal 2022 era arrivata una limitazione sull’uso degli smartphone a scuola da parte del Ministro Valditara, rimarcando un divieto che, in realtà, era stato già previsto nel 2007 dall’allora Ministro Fioroni: niente cellulari in classe alla scuola dell’infanzia e alla primaria. Stessa scia percorsa da altri Paesi dell’Unione Europea: nel 2018, la Francia ha vietato i telefoni cellulari alle elementari e alle medie, seguita da Svezia, Finlandia e Olanda. Anche il governo brittanico, nei giorni scorsi, ha introdotto il divieto di usare i cellulari nelle scuole inglesi, come misura contro il bullismo e la distrazione, prevedendo anche delle pene severe per i trasgressori.