Solo ieri avevamo parlato dell’incognita che aleggiava sulla questione dei supplenti ‘fino all’avente diritto’ su cattedre accantonate per il primo concorso PNRR. Il risvolto della faccenda non era chiaro qualora il vincitore non fosse arrivato su quei posti. Le alternative erano state elencate dal sindacato Adip Anief nelle scorse ore, prima che intervenisse il Ministero con un’apposita nota chiarificatrice. Vediamo di seguito i dettagli con le precisazioni del caso.
Supplenti ‘fino all’avente diritto’: cos’ha chiarito il Ministero
Con nota n. 221869 del 20 dicembre 2024 il Ministero ha messo un punto fermo sulla questione dei supplenti ‘fino all’avente diritto’ su posti accantonati per il concorso PNRR 1. I contratti, per questi docenti, potevano recare come data ultima solo il 31 dicembre 2024, dopodichè, se il vincitore non fosse arrivato, il loro destino sembrava essere incerto, lasciando alla discrezionalità di ciascun Usr l’assunzione di una decisione in merito. Come chiarito da Adi Anief infatti le alternative sarebbero state 3:
- riprendersi la cattedra in quanto al 31/08, e comunque costituita prima del 31/12/2024, e assegnarla da Gps;
- autorizzare la scuola a convocare dalle graduatorie d’istituto (quindi in ogni caso la cattedra potrebbe non tornare al supplente che aveva avuto la clausola ‘fino all’avente diritto’);
- autorizzare la scuola a confermare il docente attuale (questa ipotesi sembra essere molto più rara).
Con i chiarimenti del Ministero nella citata nota si vuole dunque intanto far adottare un ‘modus operandi’ uniforme su tutto il territorio nazionale, e poi garantire la continuità didattica. Così il MIM ha stabilito che il supplente in questione dovrà essere confermato su quel posto con riapertura del contratto dal 1° gennaio al 30 giugno 2025. La suindicata nota è stata anche integrata dall’errata corrige della successiva nota n. 221963 del 20 dicembre 2024 in merito al trattamento giuridico ed economico dei supplenti in questione.