Il problema dei ritardi nei pagamenti dei supplenti della scuola non sta rimanendo circoscritto alla stampa specializzata. A parlarne sono ora anche i media nazionali. Proprio oggi infatti Il Fatto Quotidiano ha fatto leva sulla questione, riportando alcune testimonianze di precari in attesa dell’accredito dei mesi scorsi. Come sempre l’annosa problematica attiene solo i destinatari di supplenze brevi e temporanee. Nel mentre dal Ministero giungono rassicurazioni: “Stiamo risolvendo”. Di seguito i dettagli.
Ritardi stipendi supplenti: ancora problemi
Nella migliore delle ipotesi i ritardi si protraggono da oltre 2 mesi, ma c’è chi segnala che in realtà è da più tempo che viene atteso lo stipendio. Una storia, questa, che si ripete da anni, senza che da viale Trastevere, chi si è alternato, abbia saputo risolvere. Il Ministro Valditara, già dall’inizio dell’a.s 2023/24, aveva spiegato di essere al lavoro per velocizzare l’iter burocratico per autorizzare i pagamenti e far partire gli accrediti. Nonostante però alcuni piccoli miglioramenti il problema dei ritardi non può dirsi risolto. Alcuni lavoratori della scuola hanno infatti riportato come a gennaio abbiano ricevuto lo stipendio di settembre.
Le rassicurazioni del Ministero
Jacopo Greco, capo dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha voluto rassicurare i supplenti della scuola dichiarando quanto segue:
“In merito alle segnalazioni ricevute sui mancati pagamenti per le supplenze svolte nel mese di maggio, il ministero ha provveduto, in collaborazione con NoiPA, a liquidare la maggior parte delle supplenze del mese di maggio e giugno. In alcuni casi, i ritardi nei pagamenti sono stati causati da variazioni giuridiche relative al numero di assenze, malattie, o altre circostanze che hanno richiesto una ridefinizione del monte giorni da liquidare. Tali variazioni hanno comportato inevitabilmente un allungamento dei tempi necessari per l’elaborazione dei compensi. Ci teniamo a rassicurare che i docenti interessati verranno pagati con la prossima emissione nell’ambito delle risorse disponibili. A questo scopo abbiamo già provveduto a richiedere al ministero dell’Economia e delle Finanze le necessarie variazioni di bilancio per accelerare i pagamenti”.