Un controllo preliminare sugli aspiranti inseriti nelle Gps viene svolto solitamente dagli uffici scolastici provinciali. Il secondo controllo più approfondito viene invece condotto dalla prima scuola dove il supplente stipula il contratto, che dovrà verificare tutto quanto è stato dichiarato per poter convalidare o meno il punteggio e darne contezza all’Usp di riferimento. E se il controllo non dà esito positivo? La conseguenza è l’immediato licenziamento, seguito anche dal depennamento se manca anche il titolo per restare nelle graduatorie, oltre alle sanzioni penali. Questo è quanto è accaduto a 15 supplenti di Salerno. Di seguito i dettagli.
Supplenze: cos’è successo a Salerno
A riportare l’accaduto è stato Il Mattino: 15 supplenti stavano già lavorando in una scuola ma, a fronte dei controlli richiesti dall’O.M 88/2024, è emerso che le interessate non erano in possesso addirittura dei titoli per permanere nella prima fascia delle Gps di Salerno. Come conseguenza il contratto di supplenza è stato immediatamente rescisso e le docenti sono state depennate tramite decreto dalle Gps ad opera dell’Usp territoriale. A seguito delle dichiarazioni mendaci, trattandosi anche di reato, saranno previste anche sanzioni penali.
La vicenda è stata commentata da Enzo Pastore, segretario Cisl scuola Salerno, il quale ha anche evidenziato come, oltre alla già pesante mole di lavoro che grava sulle segreterie scolastiche, si aggiungono questi ulteriori ‘impicci’ che non fanno altro che creare ulteriori aggravamenti in capo alle stesse, costrette quindi a rifare nuove nomine probabilmente dalle graduatorie d’istituto, se non avvalendosi anche dell’interpello. E tutto questo a discapito anche della continuità didattica degli alunni.