Punti interrogativi
Punti interrogativi

Supplenze docenti, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato, in una recente intervista, che i contratti di supplenza per l’anno scolastico 2024/25 saranno 165mila e si ridurranno a 155mila entro il prossimo mese di dicembre. Una precisazione ad hoc in risposta alle cifre che sono state indicate, nei giorni scorsi, dalle organizzazioni sindacali.

Supplenze docenti, numeri contrastanti: Valditara ridimensiona le cifre

Il dibattito tra il Ministro Valditara e i sindacati ha messo in evidenza numeri contrastanti, con le organizzazioni sindacali che continuano a parlare di numeri molto più alti per quanto riguarda le supplenze. Il Ministro Valditara ha contestato la cifra di 250mila supplenze, ritenendola irrealistica anche considerando le supplenze a orario pieno e gli spezzoni di cattedra. 

Ivana Barbacci, segretaria generale di Cisl Scuola, ha evidenziato ‘i 19.032 posti da coprire comunque con supplenze, più quelle che, in attesa delle assunzioni da concorso, andranno conferite fino alla nomina dell’avente titolo. A questi numeri, vanno aggiunti poi le decine di migliaia di posti precari legati soprattutto al sostegno, dove i posti in organico di diritto (126.000 circa) in realtà si raddoppiano sull’organico di fatto. Da qui un numero complessivo di precari che, come vedremo nei prossimi giorni, sarà ancora una volta abnorme. Occorrono scelte diverse su organici e reclutamento – ha puntualizzato la segretaria generale di Cisl Scuola – come ripetutamente detto anche in questi giorni’.


Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, ha commentato: ‘La campanella suonerà con oltre 200 mila supplenti di cui 106mila sul sostegno. Un danno per il personale ma soprattutto per la continuità didattica. Il tutto in attesa dei risultati di un algoritmo che, negli anni passati, ha mostrato tutti i suoi limiti con graduatorie piene di errori dapprima pubblicate, ritirate, ripubblicate, favorendo il balletto dei docenti con ricadute inevitabili sulla gestione della scuola da parte dei dirigenti scolastici, del personale delle segreterie già oberate di lavoro, sugli alunni e sulle famiglie che vedranno la continuità didattica sempre più come un miraggio’.

Gianna Fracassi, leader di FLC-CGIL, invece, sostiene che ‘quest’anno tra docenti e personale Ata avremo ben 250 mila posti a tempo determinato. Una cifra enorme: quasi un quarto del personale. Si tratta di un peggioramento, anche a motivo della scelta politica del ministro Valditara, quella di non aver autorizzato immissioni in ruolo per tutti i posti disponibili. Ne sono stati infatti accantonati ben 20.000 per il personale docente. Il risultato è che i vincitori del concorso 2020 e anche di quello del 2023 si troveranno in una situazione paradossale: i posti ci sono ma queste persone non possono essere assunte’.