Prosegue il conferimento delle supplenze agli aspiranti docenti sia dalle GPS (in quelle province in cui si devono ancora ultimare i bollettini) sia dalle graduatorie d’istituto, oltre che tramite interpello. Non sempre gli aspiranti hanno la fortuna di ottenere un incarico a tempo pieno. Spesso infatti si ottengono supplenze su spezzoni orari (part-time o con un monte ore inferiore). Ma in questo caso quali conseguenze ci sono sul punteggio? Facciamo chiarezza.
Punteggio supplenze
Per ogni anno scolastico è possibile maturare un massimo di 12 punti, tenendo presente che si ottengono 2 punti per ciascun mese o frazione di almeno 16 giorni. Bastano 166 giorni per ottenere 12 punti. Con 180 giorni invece oltre a maturare il massimo punteggio su matura anche l’annualità di servizio ai fini contributivi. Si possono ottenere 12 punti anche qualora si svolga la supplenza ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine degli scrutini o delle attività educative per la scuola dell’infanzia (anche in questo caso si matura l’annualità di servizio).
Queste regole valgono a prescindere dagli spezzoni orari. Il punteggio derivante dallo svolgimento di una supplenza non dipende infatti dal numero di ore svolte ma dal periodo coperto da contratto e in cui si è in servizio. Questa conclusione la si desume dalla tabella di valutazione titoli allegata all’O.M 88/2024 che parla solo di giorni e non di ore nel computo del punteggio di servizio. A dimezzare il punteggio è il servizio aspecifico, cioè quello svolto su classe di concorso diversa rispetto a quella in cui si è iscritti nelle graduatorie.