Ogni anno, quando iniziano ad essere attribuite le supplenze, i docenti iniziano a farsi il conteggio dei giorni per capire se potranno arrivare a conseguire il massimo punteggio possibile nell’anno scolastico (12 punti) e se riusciranno anche a maturare l’annualità di servizio (utile ai fini contributivi, ai fini della futura ricostruzione di servizio, per non svolgere la preselettiva per accedere al TFA sostegno e per accedere ai concorsi). Vediamo di fare chiarezza.
Supplenze: differenza tra raggiungimento 12 punti e annualità di servizio
Per sapere quanti punti si maturano per ogni giorno di servizio occorre tenere presente il seguente schema:
- Da 16 a 45 giorni: 2 punti
- Da 46 a 75 giorni: 4 punti
- Da 76 a 105 giorni: 6 punti
- Da 106 a 135 giorni: 8 punti
- Da 136 a 165 giorni: 10 punti
- 166 giorni in poi: 12 punti
Va tenuto presente che i 12 punti si maturano anche nel caso di servizio ininterrotto dal 1° febbraio al termine degli scrutini o delle attività educative per la scuola dell’infanzia.
Altra cosa è invece l’annualità di servizio, per la quale non sono sufficienti solo 166 giorni di supplenze ma occorre arrivare fino a 180 giorni (anche non continuativi). Vale sempre poi la regola del servizio ininterrotto dal 1° febbraio al termine degli scrutini: anche in questo caso si possono maturare i 180 giorni necessari all’annualità di servizio. In definitiva il traguardo importante per i docenti precari è solitamente quello dei 180 giorni, che permette di ottenere sia i 12 punti sia l’annualità di servizio.