Supplenze sostegno
Supplenze sostegno

Grande caos per le supplenze sostegno: in molti articoli abbiamo segnalato la grande discrepanza tra il numero di alunni con disabilità e i docenti di ruolo, dovuta alla persistenza di tantissimi posti in deroga. Questo comporta un conferimento cospicuo di incarichi a tempo determinato. In alcune province, però, si ha difficoltà a reperire supplenti: il diritto all’istruzione per gli alunni più fragili, pertanto, è molto compromesso. 

In molte scuole di Milano si compromette il diritto allo studio per gli alunni con disabilità

In particolare, si registra una forte criticità nelle scuole milanesi, dove si lavora a pieno ritmo per conferire supplenze sul sostegno. Il Corriere della Sera, infatti, ha segnalato il forte disagio di alcuni alunni certificati (e di conseguenza delle loro famiglie): questi si ritrovano a dover entrare dopo anche due ore dal consueto orario di inizio delle attività didattiche e a uscire prima per mancanza di insegnanti e personale dedicato. 

Ciò ovviamente lede il loro diritto allo studio e all’inclusione. “Le cattedre di sostegno che ci hanno assegnato sono meno di quelle che servirebbero”, hanno denunciato i docenti di una scuola. “Senza queste risorse non si riesce a garantire una istruzione di qualità per tutti. La scuola non è solo sorveglianza”. Una mamma di un alunno della scuola primaria ha messo in luce queste criticità: “Mio figlio ha diritto a 22 ore di sostegno, a oggi gliene vengono garantite 16”.

Difficoltà a trovare insegnanti per supplenze su sostegno

La testata giornalistica ha segnalato che in un istituto comprensivo mancano addirittura 21 docenti di sostegno. Le difficoltà avute sono sopratutto legate a reperire insegnanti disponibili attraverso gli interpelli: una preside ha raccontato che nella scuola che dirige sono arrivate candidature non appropriate, come quella di “uno spogliarellista e una cameriera”. Inoltre, bisogna considerare anche il fatto che alcuni docenti assunti si dimettono subito dopo, o chiedono aspettativa, maternità o congedo, aggravando ulteriormente la situazione.