Nell’attesa di sapere come cambierà il prossimo test d’ingresso di Medicina, non è ancora chiaro che cosa succederà ai ricorrenti e ai ‘quartini’, gli studenti di quarta superiore che hanno già sostenuto la prova nel 2023, dopo la sentenza del Tar e l’annullamento della graduatoria nazionale.

Medicina 2023: il problema dei ‘quartini’

La sentenza del Tar, oltre a confermare l’illegittimità delle modalità in cui si sono svolti i TOLC-MED 2023, con l’annullamento della graduatoria ha posto una serie di problematiche a cui non è ancora stata trovata una soluzione. In particolare, ad oggi non si conoscerebbe il futuro dei ricorrenti e dei ‘quartini’. Gli studenti di quarta superiore che, grazie alle nuove modalità di selezione, hanno potuto sostenere la prova d’accesso un anno prima e che adesso potrebbero essere penalizzati da questo stesso meccanismo.

Cosa succederà dopo la sentenza del Tar?

Il Comitato Quartini ha evidenziato come la sentenza numero 863 del 17 gennaio scorso, annullando la graduatoria unica nazionale per l’accesso a Medicina nell’anno accademico 2023/2024, leda il diritto degli studenti. “Tutto ciò lede gravemente i diritti dei 3.000 studenti che, nel corso dell’anno 2023, al quarto anno di scuola superiore, hanno sostenuto le prove TOLC nel mese di aprile e/o nel mese di luglio, conseguendo utili punteggi da utilizzare, a norma delle disposizioni vigenti per tempo, ai fini dell’ammissione ai suddetti corsi di laurea nell’anno accademico 2024-2025″. Ha dichiarato il Comitato.

“Nel 2023 circa 23 mila studenti del quarto anno, dati Cisia, hanno quindi effettuato la doppia prova. Di questi una importante percentuale ha raggiunto un punteggio equalizzato tale da consentire un posizionamento in graduatoria utile per la iscrizione al corso di Medicina“. Ha aggiunto subito dopo. Tuttavia, dopo l’annuncio da parte della stessa ministra dell’Università Anna Maria Bernini riguardo la possibilità di modificare nuovamente le modalità del test, i punteggi maturati da alcuni studenti di quarta potrebbero non essere più riconosciuti.

Per questo il Comitato Quartini ha chiesto di “convalidare, nel nuovo provvedimento relativo ai test di ammissione, i punteggi conseguiti nei test effettuati nel corso dell’anno 2023 (con o senza equalizzazione). Rapportandoli al percentile di collocamento nella graduatoria dello scorso anno”.