Dopo la sentenza del Tar del Lazio a proposito dei ricorsi relativi al test d’ingresso di Medicina 2023 che ha stabilito l’annullamento dei provvedimenti delle prove, il Ministero dell’Università e della Ricerca sta valutando una serie di alternative per superare il modello dei TOLC.

Test ingresso Medicina: come potrebbe cambiare

Come precedentemente anticipato, dopo lo slittamento della sessione inizialmente prevista per febbraio del test d’ingresso e a seguito della recente sentenza del Tar, il MUR sta seriamente valutando l’ipotesi di cambiare il meccanismo di ingresso alla facoltà di Medicina. L’idea prevalente è quella di prevedere un periodo filtro che consenta di frequentare corsi caratterizzanti al termine dei quali ci sarebbero degli esami il cui esito stabilirà l’ingresso o meno a Medicina.

Per il momento non si conoscono ulteriori dettagli in merito, ma nel corso dei prossimi mesi dovrebbero essere stabiliti quali e quanti esami bisognerà superare e in che modalità. Inoltre, si dovrebbe consentire agli studenti che non hanno passato la selezione di recuperare i crediti ottenuti nel caso in cui decidessero di iscriversi ad un’altra facoltà. Tuttavia, questa modifica dovrebbe entrare in vigore non prima del 2025.

Cosa succede nel frattempo

Nel frattempo, pare proprio che la prossima edizione del test verrà affidata ancora ai TOLC con domande provenienti da una banca dati aperta e pubblica, in modo tale da superare le carenze rilevate dal Tar. Per quanto riguarda le date, mentre diverse ipotesi vorrebbero uno slittamento delle sessioni a marzo e ad aprile-maggio, su Change.org è nata una petizione per chiedere alla ministra dell’Università Anna Maria Bernini di mantenere le prove ad aprile e a luglio come nel 2023, in modo tale che gli studenti abbiano tutto il tempo necessario per prepararsi.