Nell’attesa di conoscere le sorti del test d’ingresso di Medicina 2024, continua la discussione sulla possibile abolizione del numero chiuso per gli aspiranti camici bianchi. A tal proposito, durante l’audizione alla VII Commissione del Senato, si è espresso anche il professor Emanuele Neri, Presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Pisa.
Test ingresso Medicina: no al numero aperto
Di fronte alla proposta di abolire il numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina, la comunità accademica sta mostrando grande preoccupazione. Una posizione espressa chiaramente anche dal professor Emanuele Neri in audizione alla VII Commissione del Senato riunita per discutere le proposte di legge per la riforma del concorso di ammissione al Corso di laurea in Medicina e Chirurgia. In particolare, il professore avrebbe manifestato forti dubbi sullo spostamento del test alla fine del primo trimestre, secondo un modello simile a quello francese.
“Spostando il test alla fine del primo trimestre si rimanda solo il problema e si obbliga lo studente ad un’attesa di qualche mese che gli farà comunque perdere un anno accademico, qualora non riuscisse a superare la selezione”. Ha spiegato Neri, il quale subito dopo ha espresso nuovamente la sua contrarietà all’abolizione totale del numero chiuso a Medicina. “L’attuale situazione logistica degli Atenei italiani non consente di sostenere un aumento drastico della popolazione studentesca”. A ciò si aggiungerebbero effetti negativi anche sulla qualità della didattica.
I Disegni di Legge al centro del dibattito
Al centro del dibattito ci sarebbe sostanzialmente due Disegni di Legge:
- il DDL 915 che porta la firma della senatrice Carmela Bucalo (FdI) e che propone lo spostamento del test di ammissione alla fine di un primo semestre a cui tutti gli studenti accedono iscrivendosi liberamente;
- il DDL 942 presentato dal senatore Roberto Marti (Lega) che propone la completa abolizione del numero chiuso.