test ingresso medicina
Stetoscopio e pc

Martedì 28 maggio si è svolta in contemporanea in tutta Italia la prima prova del test d’ingresso di Medicina 2024 con le domande pescate dalla banca dati aperta e pubblica. Fin da subito gli studenti hanno riscontrato una maggiore facilità nel rispondere ai quesiti e ciò ha portato complessivamente a punteggi molto più elevati rispetto agli scorsi anni.

Boom di 90 al test del 28 maggio

Lunedì 10 giugno sono stati pubblicati i punteggi anonimi della prima prova del test d’ingresso di Medicina 2024. A quanto pare il sistema con le domande pescate direttamente dalla banca dati resa pubblica un mese prima della prova ha portato a dei risultati sorprendenti. A prendere 90, vale a dire il massimo del punteggio, sarebbero stati ben 633 studenti. Un dato eclatante soprattutto se si considera che nel 2022 e nel 2023 soltanto uno studente era riuscito a totalizzare tanto. Perfino nel test di Medicina ritenuto il più facile di sempre, quello del 2016, i 90 erano stati solo 7. Secondo i dati pubblicati dal Cineca, anche la media del voto è raddoppiata rispetto a due anni fa. Con le domande “a sorpresa” era pari a 22,4, con quelle pubblicate in anticipo è del 47,97. 

Medicina 2024: qual è ad oggi il punteggio minimo per entrare

Alla luce dei dati raccolti finora, è facile dedurre che quest’anno per entrare a Medicina servirà un punteggio più alto rispetto al passato. Al momento, dato che manca ancora la prova del 30 luglio, non è possibile prevedere con certezza quale sarà il punteggio minimo valido per l’accesso. Ciò che è certo, però, è che i 40 punti circa che bastavano gli anni scorsi ora non saranno più sufficienti.

Secondo gli esperti è ipotizzabile che, scorrendo la graduatoria fino al numero 16 mila (più o meno quanti sono i posti di Medicina in italiano nelle università statali) il punteggio si aggirerà sui 61 punti. Una soglia su cui incide anche la scelta della sede fatta al momento dell’iscrizione. Come sanno bene gli studenti, presso le facoltà più richieste anche un voto alto che in precedenza garantiva l’ammissione quest’anno potrebbe non bastare.