Dopo un ricorso per accesso agli atti presentato al TAR Lazio, il sindacato Anief ha rilevato che il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero dell’Università e della Ricerca non hanno effettuato le rilevazioni dovute del fabbisogno di docenti specializzati sul territorio nazionale prima di stabilire il numero di posti per il TFA Sostegno. Questa è una gravissima mancanza, alla luce del rilevante numero di insegnanti privi di specializzazione che ogni anno stipulano contratti a tempo determinato. Adesso il sindacato chiede un numero consistente di posti per il prossimo triennio. Di seguito il punto della questione.
Meno posti autorizzati rispetto al fabbisogno
Come si legge in un recente comunicato del sindacato, il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 3655 del 10 maggio 2021, aveva accolto il ricorso dell’Anief ordinando al MIUR di attivare i corsi di specializzazione sul sostegno sulla base delle effettive esigenze dei vari territori. A titolo esemplificativo, il Consiglio di Stato aveva stigmatizzato che in Piemonte “il fabbisogno di insegnanti da specializzare nel 2018 ammontava a 4.657 posti, ma nell’ultimo ciclo di TFA sono stati autorizzati solo 200 posti. In Emilia-Romagna il fabbisogno di insegnanti da specializzare ammontava a 4.860 posti (oggi sono diventati 6.000), ma nell’ultimo ciclo di TFA ne sono stati autorizzati solo 320”.
Il sindacato, dopo questa importante sentenza del Consiglio di Stato, ha continuato la sua battaglia per incrementare il numero dei posti di TFA sostegno denunciando che, nelle regioni del nord, il 75% degli insegnanti assunti a tempo determinato sul sostegno è ancora privo del titolo di specializzazione.
Con l’ultima istanza di accesso agli atti dello scorso dicembre 2023, è emerso che il MIM e il MUR hanno continuato ad attivare i corsi di TFA sostegno non tenendo conto del numero degli insegnanti assunti con contratto a tempo determinato senza il titolo di specializzazione. Questa grave omissione ha determinato il numero esiguo dei posti per la specializzazione di sostegno complessivamente autorizzati nell’ultimo anno scolastico (poco più di 29 mila) e la loro sperequazione territoriale.
Autorizzare 90.000 posti TFA Sostegno
Anief adesso ha chiesto ad entrambi i Ministeri di porre rimedio a queste gravi omissioni autorizzando non meno di 90.000 posti di TFA sostegno per il prossimo triennio. Secondo Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, “è necessario assicurare su tutto il territorio nazionale un numero di specializzazioni adeguato al reale fabbisogno. Anief – annuncia Pacifico – provvederà adesso a diffidare i rettori degli atenei interessati affinché pongano immediato rimedio a questa situazione attivando tutti i posti necessari sin dal prossimo ciclo di Tirocinio Formativo Attivo. Ci aspettiamo che gli uffici scolastici regionali vigilino sul rispetto dei fabbisogni territoriali perché siano garantiti il diritto dei docenti di specializzarsi e, soprattutto, quello degli studenti disabili all’inclusione”.