La Corte Costituzionale ha dichiarato anticostituzionale il differimento e la rateizzazione del Tfr e del Tfs dei dipendenti pubblici, in quanto contrasta con il principio della giusta retribuzione che si trova nell’art.36 della Costituzione (il TFR spetta a tutti i lavoratori assunti dopo il 31 dicembre 2000; il TFS spetta ai lavoratori del settore pubblico assunti prima del 2000). La sentenza n.130 della Corte Costituzionale riguarda migliaia di lavoratrici e lavoratori pubblici che, a distanza che varia dai 2 ai 7 anni, stanno ancora aspettando di ricevere il loro salario differito. La Uil denuncia in un comunicato la mancata applicazione della sentenza.
TFR/TFS e comunicato UIL
“A distanza di otto mesi dal pronunciamento della Corte costituzionale che dichiarava anticostituzionale il differimento e la rateizzazione del Tfr e del Tfs dei dipendenti pubblici, è molto grave che il Governo non abbia ancora dato attuazione alla sentenza” scrive il sindacato. “Le categorie del settore pubblico della Uil hanno da subito chiesto la rimozione immediata di questo vulnus, che rappresenta una grave penalizzazione per le lavoratrici e i lavoratori pubblici e una vera e propria appropriazione indebita da parte dello Stato” proseguono Domenico Proietti, Segretario Generale della Uil-Fpl, Giuseppe D’Aprile, Segretario Generale della Uil Scuola-Rua e Sandro Colombi, Segretario Generale Uil-Pa, che concludono ” torniamo a chiedere alle Istituzioni che vengano definite al più presto le modalità per restituire il maltolto a milioni di lavoratori pubblici”.