‘Sussiste “pericolo” che il Tar Lazio, nel momento in cui accoglie l’istanza cautelare e reinserisce in graduatoria il docente con titolo estero su sostegno, non si accorga della eventuale falsità di tale titolo?’ La domanda, posta da una nostra lettrice, ha trovato risposta nel corso del nostro webinar settimanale con l’Avv. Maria Rosaria Altieri. La questione dei titoli falsi è molto sentita fra i docenti, perché può fare la differenza tra ottenere o perdere un incarico.
Titoli esteri su sostegno falsi: quando si fa la verifica?
L’avvocato Altieri risponde: Sì, potrebbe succedere che il TAR non se ne accorga, ma può ben succedere che la falsità venga fatta rilevare dal Ministero nel corso del giudizio e allora in questo caso il Tribunale può disporre la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica. Può succedere anche che il MIM se ne accorga successivamente, durante la fase del riesame del titolo, successivamente alla sentenza di accoglimento del ricorso.
A chi spetta il controllo del titolo?
Infatti, se il TAR accoglie il ricorso non potrà mai, con sentenza, riconoscere il titolo di sostegno estero. Dovrà dichiarare l’illegittimità del rigetto ma poi sarà sempre il MIM a procedere al riconoscimento o meno. Ebbene, rientra nei poteri del Ministero quello di chiedere direttamente alle università, anche straniere, informazioni sui titoli di studio o accademici che si trova ad esaminare.