Non ci accenna a placare la polemica fra chi ha ottenuto la specializzazione su sostegno con il TFA italiano e chi con titolo estero. Chi chiede l’avvio dei corsi Indire ha costituito anche un comitato che ha formulato richieste specifiche in un comunicato. Fra questi, alcuni hanno il titolo estero, mentre altri una lunga esperienza sul sostegno. Pubblichiamo una lettera giunta in redazione di una docente che chiede di fare distinzione tra chi ha un vero titolo estero, e chi non ce l’ha.
Titoli esteri su sostegno: veri e falsi
La docente scrive: In primis i titoli esteri su sostegno vanno distinti in due categorie: i veri e i falsi. Cosa aspettano i falsi a dimettersi e a lasciare le cattedre a chi ha titoli in regola? Come mai nessuno ha scomodato Babbo Natale per quei docenti “poveretti” costretti, dopo anni di supplenze, a lasciare i propri studenti nelle mani di docenti con titoli falsi? Per non parlare degli studenti finiti in mano a quelli falsi.
Questo non procura solidarietà e la chiamata in causa della Befana? La Magistratura sta ancora indagando in molte regioni; spero che a breve tutto esploda, anche le complicità ad alto ed altissimo livello, che, però, con sguardo attento su internet, già potrebbero essere ipotizzate da chiunque. Ritengo che per i falsi sia più conveniente “mollare” la cattedra , confessare e collaborare con la Giustizia. Oppure osano sperare addirittura in qualche sanatoria?
I titoli su sostegno conseguiti realmente in Università estere non attribuiscono nessun diritto alla equipollenza. Non sono validi per insegnamento nei Paesi che li hanno emessi. In nome di quale principio dovrebbero essere validi per insegnare in Italia? Chiaro che alcune azioni mirano a far galleggiare i titoli esteri, nella speranza dei Corsi Indire. Può, però, il Ministero rischiare una sanatoria di questo tipo? Perché allora, non applicare questo principio in TUTTI gli altri settori della Pubblica Amministrazione? Via libera ovunque a titoli conseguiti così! Perché tutto ciò solo nelle scuole?
Silvia De Santis