La bozza del Decreto Semplificazioni prevede una novità sul fronte dei titoli esteri validi ai fini dell’insegnamento: per il loro riconoscimento provvederà il Ministero Funzione Pubblica. Il provvedimento dovrebbe essere approvato in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri, quindi al momento al riguardo non si ha alcuna definitività. Su questa misura il sindacato Anief ha manifestato la propria contrarietà.
Titoli esteri, la contrarietà del sindacato Anief
Anief nelle scorse ore ha fatto presente come sui titoli abilitanti e specializzanti conseguiti all’estero giungano decisioni assai poco condivisibili: anziché verificarne la consistenza formativa e approvare il via libera per accedere a supplenze e immissioni in ruolo, perché in altissima percentuale la formazione degli aspiranti docenti è in linea con quella praticata per il conseguimento dei titoli in Italia, il loro riconoscimento dovrà ora passare al vaglio del Ministero della Funzione Pubblica. Questo comporterà molto probabilmente un allungamento ulteriore dei termini, con conseguenti esclusioni di migliaia di candidati docenti supplenti dalla prossima tornata di assunzioni a tempo determinato e indeterminato.
La novità è contenuta nella bozza del decreto legge Semplificazioni che a breve dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri per l’approvazione: “sino all’adozione di una regolamentazione della materia da parte dell’Unione europea – si legge -, al riconoscimento dei titoli di studio esteri, aventi valore ufficiale nello Stato in cui sono stati conseguiti, ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici destinati al reclutamento di personale dipendente provvede la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica, previo parere conforme del Ministero dell’istruzione ovvero del Ministero dell’università e della ricerca”.
Secondo il sindacato Anief, sui titoli di abilitazione e specializzazione conseguiti in un Paese estero, dopo aver speso, invano, 30 milioni di euro per creare una task force per la loro valutazione, assistiamo a questo nuovo giro di boa per la loro valutazione che coinvolge il Ministero della Funzione pubblica.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief ha commentato: “In questo modo si continuano a proporre delle risposte a dir poco parziali sulla proroga dei contratti di supplenza per i 12 mila docenti che aspettano invece risposte certe e soluzioni sulla domanda di riconoscimento del titolo o di individuazione degli aventi diritto. Secondo noi sui titoli conseguiti all’estero ognuno deve prendersi le sue responsabilità e finirla di avere atteggiamenti che addirittura favoriscono gli sprechi. Se lo Stato accerta la validità di un diploma rilasciato presso un ateneo straniero, allora questo deve valere per tutti. Chi è responsabile deve pagare, così si semplifica”.