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Soldi, calcolatrice, lente di ingrandimento

La tredicesima mensilità, comunemente nota come “gratifica natalizia“, è un’importante componente della retribuzione annua per i lavoratori dipendenti e pensionati italiani. Introdotta nel contesto dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL), la tredicesima ha lo scopo di offrire un supporto economico aggiuntivo in prossimità delle festività natalizie. Vediamo quando viene pagata, come si calcola e quali sono le regole specifiche che governano la sua maturazione.

Quando arriva la tredicesima

La tredicesima è pagata nel mese di dicembre e la data esatta varia in base alla tipologia del lavoratore. Per i pensionati, la tredicesima è generalmente inclusa nel cedolino della pensione del 1° dicembre. Al contrario, per i lavoratori dipendenti, la data di erogazione varia tra il 14 e il 20 dicembre, a seconda del settore di appartenenza e dei contratti collettivi applicabili. Ecco un riepilogo delle date di pagamento per i lavoratori pubblici e privati:

  • 14 dicembre: insegnanti delle scuole materne ed elementari
  • 15 dicembre: personale amministrativo delle direzioni provinciali del tesoro
  • 16 dicembre: personale supplente e altri dipendenti pubblici.
  • entro il 24 dicembre: per la maggior parte dei dipendenti del settore privato.

Per i lavoratori privati, le date di erogazione possono essere stabilite in modo diverso a seconda del contratto collettivo o delle politiche aziendali, ma generalmente si verifica entro il 20 dicembre. Nel 2024 il 14 e il 15 dicembre cadono di sabato e domenica, per cui il pagamento dovrebbe essere anticipato a venerdì 13.

Cos’è la 13^ mensilità?

La tredicesima rappresenta un dodicesimo della retribuzione lorda annuale e viene maturata su base mensile. Introdotta inizialmente per i soli lavoratori del settore industriale nel 1937, è stata poi estesa a tutti i lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato o indeterminato. Essa non è una componente discrezionale della retribuzione, ma è obbligatoria per legge e deve essere corrisposta al lavoratore indipendentemente dal tipo di contratto (part-time, full-time, apprendistato).

La tredicesima spetta non solo ai lavoratori dipendenti, ma anche ai pensionati, che la ricevono contestualmente alla pensione di dicembre. Sono inclusi anche lavoratori domestici, badanti e baby sitter, mentre non è prevista per lavoratori autonomi o titolari di partita IVA.

Come si calcola la tredicesima

Il calcolo della tredicesima è relativamente semplice: l’importo lordo si ottiene dividendo la retribuzione lorda annuale per 12. Questo significa che ogni mese di lavoro contribuisce a maturare un dodicesimo dell’importo totale. La formula è:

  • [Retribuzione mensile lorda/ 12 X Mesi di lavoro effettivi]

Ad esempio, un lavoratore con una retribuzione lorda mensile di 1.400 euro, assunto a giugno, riceverà la seguente tredicesima:
1.400/12X7= 816,6 euro (lordi).

Perché la tredicesima è inferiore allo stipendio?

Un aspetto che potrebbe destare confusione è il fatto che il netto della tredicesima sia inferiore al normale stipendio mensile. Questo accade perché sulla tredicesima non si applicano detrazioni d’imposta previste per il lavoro dipendente o per i familiari a carico. Di conseguenza, l’IRPEF risulta più alta, riducendo l’importo netto che il lavoratore riceve.

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Maturazione della tredicesima: chi ne ha diritto?

Ogni mese di lavoro effettivo consente al lavoratore di maturare una quota di tredicesima. Tuttavia, per poter maturare l’intero rateo mensile, è necessario che il lavoratore abbia svolto almeno 15 giorni di lavoro durante il mese. La tredicesima si matura anche in caso di:

  • Maternità: il periodo di congedo per maternità viene considerato come lavoro effettivo e contribuisce alla maturazione della tredicesima.
  • Malattia e infortunio: i periodi di assenza per malattia o infortunio sono coperti, purché si tratti di eventi per i quali è previsto il trattamento economico.
  • Congedo matrimoniale: anche durante il congedo matrimoniale, il lavoratore continua a maturare la tredicesima.

Non si matura invece durante periodi di aspettativa non retribuita, congedo parentale facoltativo o altre forme di sospensione non coperta da retribuzione.

Il Bonus Natale da 100 Euro

Nel 2024, i lavoratori dipendenti pubblici e privati con determinati requisiti possono beneficiare del cosiddetto Bonus Natale da 100 euro, erogato contestualmente alla tredicesima. Questo bonus fa parte delle misure introdotte con il Decreto Omnibus (Dl n. 113/2024) e rappresenta una forma di anticipazione del bonus Befana.

Il bonus non viene erogato automaticamente. Il lavoratore deve presentare domanda al proprio datore di lavoro, attestando per iscritto di soddisfare i requisiti. Nella dichiarazione sostitutiva devono essere indicati i codici fiscali del coniuge e dei figli a carico, oppure, nel caso di un nucleo monogenitoriale, solo i figli.

Domande Frequenti (FAQ)

  1. Quando viene pagata la tredicesima?: Per i pensionati, il pagamento avviene il 1° dicembre, mentre per i lavoratori dipendenti, generalmente tra il 14 e il 20 dicembre, in base al contratto collettivo nazionale di riferimento.
  2. Come matura la tredicesima?: La tredicesima si matura ogni mese in cui il lavoratore ha prestato almeno 15 giorni di servizio. Se si è lavorato per tutto l’anno, a dicembre si riceve l’intero importo maturato.
  3. Quando arriva il bonus Natale 2024?: Nel 2024, il bonus Natale sarà pagato insieme alla tredicesima mensilità, previo possesso dei requisiti