Negli ultimi anni si è discusso molto dell’urgenza di aumentare i salari degli insegnanti, eppure, a livello pratico, gli interventi concreti continuano a mancare. Il mancato adeguamento delle retribuzioni all’inflazione e il taglio di risorse come la carta del docente, rendono ancor più grave la situazione di un corpo insegnante che già lavora con retribuzioni inadeguate e scatti di anzianità posticipati. Diventa evidente la necessità di interventi reali e concreti da parte del governo per valorizzare una professione fondamentale, sanando le ingiustizie economiche e restituendo dignità agli insegnanti italiani. Uno di loro ha scritto alla nostra redazione, come già accaduto in precedenza.

Salari insegnanti: la lettera

“Tutti parlano di aumentare i salari degli insegnanti, ma concretamente si vedono solo tagli. Analizziamo il tutto. Appare grottesco ed inverosimile che i laureati alla scuola primaria, guadagnino ancora come i diplomati, quando nella scuola secondaria di primo e secondo grado, questo non avviene, infatti i laureati guadagnano di più dei diplomati.

Appare altresì inverosimile che ci sia disuguaglianza di stipendio tra docenti di scuola primaria, insegnanti di scuola di primo grado ed insegnanti di scuola di secondo grado. Salari diversi all’interno della stessa professione, questo avviene naturalmente solo in Italia che si contraddistingue ancora una volta per mediocrità. Per un decennio non sono poi state adeguate le retribuzioni all’inflazione ed ora il divario da colmare è diventato una voragine. Non si può continuare a remunerare i docenti con € 1500,00 mensili e con il primo scatto di anzianità, dopo 9 anni. Eh sì, il primo scatto di anzianità dopo 3 anni è stato (eliminato) qualche anno fa, in questa grottesca corsa dei gamberi nella valorizzazione del corpo docenti.

Carta docenti e aumenti insufficienti

Ora si parla che la carta dei docenti – continua la lettera – scenderà da € 500,00 a 425,00 nel 2025/26 ed a partire dal 2027 scenderà ulteriormente ad € 400,00; invece di raddoppiare il suo valore. Tutto aumenta e la carta del docente, naturalmente diminuisce e ci saranno ulteriori restrizioni nell’utilizzo: questa è una nuova barzelletta. Ricordiamo che ad oggi, si possono comprare stampanti, ma non si possono comprare cartucce, toner e fogli per la stampante, ovvero il materiale di consumo, tanto usato proprio dagli insegnanti.

In cantiere per il prossimo aumento retributivo, si parla di importi ridicoli, € 130,00 – 140,00 lordi mensili che vorrebbe dire € 70,00 – 80,00 netti, quando ci sono da recuperare € 700,00 – 800,00 mensili per ridare un briciolo di dignità agli insegnanti. C’è solo da indignarsi e da vergognarsi, sarebbero gradite meno parole e finalmente fatti concreti.

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Queste poche righe, segno allarmante del continuo degrado per una categoria abbandonata, sono per Voi che siete al governo ed avete l’obbligo d’intervenire; è ora di assumerVi responsabilità, di mettere a posto i salari e le ingiustizie, ripristinare lo scatto anzianità dopo 3 anni, sanare le disuguaglianze di stipendi tra scuola primaria e scuola di primo e secondo grado, sanare le disuguaglianze di stipendio per i laureati alla scuola primaria e di trovare finalmente tutte le risorse necessarie, invece di continuare a sottrarle.

Alberto Roattino