Non è una novità come il precariato rappresenti una piaga per la scuola italiana. Ma il dato preoccupante è rappresentato da un trend in continua crescita, che denota come ad oggi non siano ancora state adottate le giuste soluzioni per arginare questo fenomeno. Il dossier elaborato da Uil Scuola Rua ha proprio sottolineato questo aspetto: il numero di docenti precari è raddoppiato negli ultimi otto anni, passando dal 12% al 24% del totale. Oggi siamo arrivati a 234.576 su un totale di 943.681 docenti in servizio. Il sindacato, guidato da Giuseppe D’Aprile, esprime dunque la necessità di una tempestiva inversione di rotta.
D’Aprile: “Garantire la qualità della scuola”
Alla luce del dilagante precariato la Uil Scuola Rua chiede investimenti per stabilizzare il personale precario, stimando che per farlo basterebbero 180 milioni di euro. “La stabilizzazione del personale è fondamentale per garantire la qualità della scuola e il futuro delle nuove generazioni”, ha detto il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile. Del resto il dossier pubblicato dal sindacato ha evidenziato come il precariato sia cresciuto costantemente negli ultimi anni, attraversando sei governi diversi. In media, la crescita è stata di quasi due punti percentuali ogni anno scolastico.
I problemi maggiori si ripercuotono sul sostegno, dove viene stimata una precarietà che ha raggiunto il 59%. E dove più di tutti servirebbe garantire continuità, a fronte di studenti che si ritrovano a cambiare insegnanti frequentemente, anche durante lo stesso anno scolastico, e spesso senza la dovuta specializzazione.