Il ministero dell’Università e della Ricerca ha fornito dati in base ai quali si registra un aumento delle iscrizioni all’università nel nostro Paese. I dati relativi alle ultime immatricolazioni presso i vari atenei italiani affermano che le matricole crescono sia sul 2022/23 (+2,5%) che sul 2021/22 (+2%). Ed è una crescita trascinata dalle ragazze che costituiscono il 56,4% degli iscritti. Il dato è da leggere positivamente perché l’Italia ha un’estrema necessità di avere più laureati. Come sottolinea SkyTg24, il nostro paese è al penultimo posto nell’Unione Europea come numero di laureati. Dietro all’Italia c’è solo la Romania.

I dati del ministero: cresce Medicina

Le statistiche del Ministero dell’Università e della Ricerca affermano che siamo passati dai 307.818 del 2022/23 ai 315.550 del 2023/24. Di questi, più della metà sono donne (177.976 contro le 173.345 del 2022/23). La ragione, spiega ancora SkyTg24, è legata essenzialmente all’aumento degli slot per Medicina e discipline collegate, passate in appena dodici mesi da 33.882, di cui 23.958 ragazze, a 38.529, tra cui 27.152 donne. In leggero calo invece i corsi Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics ovvero Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica): nel 2022/23 erano 94.305 (di cui 37.456 donne) e adesso sono 93.256 (con 36.816 ragazze).

Leggera flessione anche per il settore letterario-umanistico e per il linguistico. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda i settori di Educazione e Formazione, economico, giuridico e anche il Politico-Sociale e Comunicazione. Scendono il settore Psicologico e quello Agrario-Forestale e Veterinario.

Chi sale e chi scende tra le Università italiane

Dai dati emerge che l’Università La Sapienza di Roma e quella di Bologna perdono matricole. Federico II di Napoli e Statale di Milano, invece registrano aumenti rispetto all’anno scorso.