Tra le attività più comuni svolte durante l’anno scolastico vi sono quelle che un tempo venivano definite “gite”. In realtà, formalmente, si parla di uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione. Periodicamente, vengono a galla dei dubbi che riguardano la presenza o meno dei docenti di sostegno. Nelle classi in cui è presente, egli è obbligato a partecipare a tali attività? Ma, soprattutto, ove non dovesse essere disponibile, sarà possibile svolgere il viaggio o l’uscita proposta nelle sue classi?
Viaggi di istruzione, visite guidate e uscite didattiche: le differenze
In primis, per avere il quadro più completo, è necessario distinguere tra le tre tipologie di attività. Le uscite didattiche si concludono entro il termine del normale orario di lezione fissato dalla scuola. Le visite guidate sono invece più lunghe, ma prevedono il rientro alla fine della giornata, non effettuando alcun pernottamento. I viaggi di istruzione, al contrario, prevedono che vi sia almeno un pernottamento fuori sede. Naturalmente, tutte le proposte devono essere coerenti con le finalità, gli obiettivi e i contenuti elaborati nelle programmazioni di classe ed espresse nel PTOF.
Nessun docente è obbligato a partecipare, compreso quello di sostegno
Va subito precisato che nessuna attività che ecceda le ore di insegnamento e quelle funzionali (le famose 40+40 ore) può essere imposta. Dunque, già solo in base a questo assunto, la risposta alla prima domanda è negativa: il docente, curricolare o di sostegno, non è mai obbligato a partecipare ad un viaggio di istruzione, visita guidata o uscita didattica che sia.
Le istituzioni scolastiche, a seguito del D.P.R. n. 275/1999, sono dotate di autonomia per quel che concerne organizzazione e responsabilità dei viaggi o delle uscite. Spesso è presente un apposito regolamento che disciplina la materia. In nessun caso, comunque, viaggi o visite possono essere approvati dall’apposito organo collegiale e tantomeno svolti senza la disponibilità dei docenti accompagnatori.
Il docente di sostegno non è disposto ad accompagnare la classe: salta l’attività?
Ed è proprio qui il nodo centrale. Può accadere, infatti, che il docente di sostegno non sia disponibile nell’accompagnare le classi in uscita. È forte la convinzione, totalmente errata, che in caso di assenza di tale figura l’attività non debba svolgersi. Come detto, niente di più sbagliato. Il docente di sostegno è un insegnante della classe e, pertanto, per poter svolgere regolarmente la “gita” è necessario semplicemente che vi sia un numero di docenti accompagnatori congruo, a prescindere dal fatto che sia curricolare o meno.
Dunque, riepilogando, nessun docente è obbligato a partecipare a viaggi o visite proposte. Se il docente di sostegno non si rende disponibile, per quella classe sarà necessario trovare altri docenti accompagnatori. L’uscita può essere svolta regolarmente, ovviamente tenendo conto di tutte le cautele e gli accorgimenti necessari in relazione alle singole situazioni.