Abilitazione
Abilitazione

I vincitori del primo concorso PNRR scuola secondaria che non avranno conseguito l’abilitazione al momento dell’assunzione, prevista entro il prossimo 31 dicembre 2024, potranno ottenerla attraverso i percorsi abilitanti, da avviare per l’anno scolastico 2024/25. Questi percorsi prevedono il conseguimento di 30 o 36 CFU, come indicato nella nota del MUR del 14 maggio 2025.

Percorsi abilitanti per i vincitori del concorso PNRR: dove e quando?

Quale tipologia di percorso abilitante dovrà affrontare il docente? Il Ministero dell’Istruzione dovrà fornire delle indicazioni precise anche perché le condizioni del docente possono essere mutate da quando ha partecipato al concorso. Si ritiene che la scelta del percorso possa dipendere dalle condizioni in cui si troverà il docente all’atto dell’iscrizione al percorso abilitante. Un vincitore del concorso, per esempio, potrebbe aver presentato domanda per il concorso PNRR in virtù del requisito laurea + 24 CFU ma, nel frattempo, potrebbe aver maturato la terza annualità di servizio che gli consentirebbe di partecipare al percorso abilitante da 30 CFU. Un docente privo di abilitazione, poi, potrebbe aver conseguito la specializzazione su sostegno e anche questo fattore potrebbe portare a un cambiamento di tipologia di percorso abilitante. 

Un altro problema che il Ministero dovrà risolvere riguarda il fatto che i percorsi abilitanti non saranno attivati in tutte le regioni e tutto ciò comporterà dei seri problemi a diversi docenti. L’accreditamento dei percorsi per l’anno accademico 2024/25 è in corso e, tra l’altro, potrebbero subentrare delle modifiche non ancora note. Molto dipenderà dalla collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero dell’Università, responsabile dell’erogazione dei percorsi.

La richiesta dei docenti pugliesi

I docenti della classe di concorso B016 (laboratori di scienze e tecnologie informatiche) in Puglia hanno espresso il loro disagio per questa problematica. Pur avendo superato un concorso pubblico, sono stati assunti a tempo determinato per un anno con l’obbligo di frequentare percorsi abilitanti non disponibili nella loro regione. Per i docenti pugliesi, le Università più vicine per frequentare questi corsi sono a Salerno e Bologna: tutto ciò finirà per comportare spese e difficoltà logistiche significative. Questi corsi, che richiedono una frequenza obbligatoria in sede, prevedono anche un tirocinio, rendendo difficile conciliare lavoro, famiglia e studio.

L’appello lanciato ai Ministeri

I docenti pugliesi chiedono l’attenzione dei Ministeri dell’Istruzione e del Merito e dell’Università e della Ricerca. Propongono di accorpare la loro classe di concorso tecnico-pratica (B-016) a quella teorica corrispondente (A-041) o di permettere di frequentare i corsi in modalità telematica. Sperano che queste soluzioni possano alleviare le difficoltà e garantire una formazione adeguata senza disagi logistici ed economici.