L’attenzione di gran parte dei docenti di ruolo si concentra sulle modalità con cui avverranno i trasferimenti relativi al prossimo anno scolastico 2024/25: in modo particolare, tutti coloro che sono sottoposti ai vincoli alla mobilità sperano che questi possano essere eliminati e di partecipare ai movimenti. In più occasioni ci siamo occupati della questione che genera tanta preoccupazione tra gli interessati. Anche i sindacati hanno più volte affrontato il problema: secondo la CISL Scuola il CCNL rappresenta un’opportunità per sciogliere questo nodo. Riportiamo qui di seguito un recente comunicato stampa rilasciato dalla segretaria nazionale Ivana Barbacci.
Il CCNL è la sede per abolire i vincoli alla mobilità
“Il CCNL riporta al tavolo negoziale la discussione sulle regole per le prossime domande di mobilità. È un risultato importante” – ha spiegato Ivana Barbacci – “che ci offre nuove opportunità per tutelare il personale docente sul quale incombono da tempo norme finalizzate a limitare i trasferimenti, introdotte a più riprese dal Legislatore, con maggioranze di ogni tipo. Il CCNL ne affida esplicitamente la gestione delle modalità applicative al contratto: in quella sede lavoreremo per fare ciò che già ci è riuscito nel 2022, quando il CCNI liberò dai vincoli alla mobilità 15.000 docenti neo assunti, pur in presenza di norme di cui riuscimmo ad attenuare l’impatto”.
I vincoli non garantiscono la continuità didattica
“La CISL Scuola, in molte occasioni, ha sollecitato Governo e Parlamento perché si cancellassero le norme sui vincoli alla mobilità, un modo superficiale, sbagliato e controproducente con cui si pensa di garantire la continuità didattica. Puntare sui divieti non è la strada giusta, mi chiedo peraltro che coerenza ci sia tra le tante affermazioni sulla necessità di politiche a sostegno della famiglia e norme che vietano a chi lavora lontano da casa di ricongiungersi al proprio nucleo familiare. Anziché cavarsela in modo sbrigativo ponendo divieti, si punti su forme di incentivo alla permanenza sulla stessa scuola, affidando il compito al contratto”. “Nel frattempo” – ha concluso Ivana Barbacci – “continueremo a lavorare sodo al tavolo negoziale, con impegno e determinazione, sfruttando al meglio tutto gli spazi che grazie al CCNL si potranno aprire.