Quasi quotidianamente si assiste ad episodi di violenza tra giovani. Il fenomeno è in preoccupante crescita, fuori e dentro la scuola. Ma è proprio quest’ultima che, insieme alle famiglie, può giocare un ruolo fondamentale nell’educazione al rispetto e alla responsabilizzazione delle nuove generazioni. Di questo parere Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale dell’UGL Scuola, che nelle scorse ore ha manifestato parole di profonda preoccupazione a fronte di questa dilagante situazione.
Violenza tra giovani: “Creare una sinergia tra scuola e genitori”
Non si può più fare finta di niente. I casi di violenza tra giovani, o da parte di giovani verso anche docenti, stanno raggiungendo numeri senza pari, e il fenomeno non sembra volersi arrestare. A nulla sembra nemmeno essere valsa finora la nuova legge che punisce e sanziona chi, tra gli studenti, aggredisce il personale scolastico. “Non vi sono parole che possano spiegare la profonda angoscia generata dagli avvenimenti, ormai quasi quotidiani, che hanno come soggetti e vittime giovani vite. Le assurde ragioni della violenza stanno avendo la meglio sui modelli a cui dovrebbe ispirarsi ogni società civile. Non basta indignarsi. È il momento di prendere atto di un’emergenza ormai palese e di mettere mano a interventi strutturali, di analisi ma anche di verifica e azione diretta. La scuola è il primo argine alla degenerazione ormai evidente che rischia di allargarsi a macchia d’olio a causa dello spirito di emulazione e di esaltazione, caratteristiche proprie di un processo di crescita che, se non orientato in maniera corretta, porta a deleterie circostanze”. Così si è espressa Ornella Cuzzupi.
La sindacalista ha anche aggiunto: “Tutto il personale scolastico è impegnato, da sempre, a fornire una prospettiva costruttiva del domani. Ora, occorre che questi sforzi siano supportati da una visione più complessa e completa che ad ogni minima evidenza di degenerazione possa contribuire ad intervenire prima che si sfoci in drammi e tragedie inverosimili. Occorre investire in questo. Creare una più forte sinergia tra istituzione scolastica e famiglie a cui dare sostegno, ed elementi atti a limitare una serie di modelli negativi che vanno dall’esaltazione di una certa malavita, che spesso, per puri interessi commerciali e di audience, fanno apparire come ammantata di un alone di fascino, sino ad arrivare ad atteggiamenti arroganti verso i più deboli o verso quelli considerati diversi dal branco. Non è solo questione di social; è proprio un tipo di pseudo-valore che bisogna sradicare facendo sì che il rispetto, l’educazione e la capacità di interloquire diventino elementi fondanti di nuovi modelli giovanili.”
Le proposte
UGL Scuola, nell’evidenziare lo stato emergenziale a cui è giunta la violenza ripetuta tra le nuove generazioni, ha ritenuto di dover avanzare al Ministero delle proposte che vadano intanto nella direzione del monitoraggio, per poi intervenire con azione mirate. Su queste basi Ornella Cuzzupi ha reso noto di aver chiesto al MIM l’istituzione di un Osservatorio Nazionale contro la violenza e le discriminazioni in ambito scolastico.
“La sua funzione dovrà essere quella di identificare i processi discriminatori e violenti nelle varie realtà, attivarsi per correggerli, prevenirli e trattarli non con la mera scure ma in modo che possano venir superati attraverso idonee azioni. Un Organismo alimentato da analoghe strutture miste docenti-alunni-famiglie da realizzare nell’ambito di ogni Ufficio Scolastico Regionale e facente capo al dirigente di riferimento. Una proposta che vuol lanciare un messaggio ai ragazzi: per essere sé stessi e valorizzare il proprio io occorre avere il coraggio di tendere la mano al prossimo, la violenza è vigliaccheria e non porta altro che dolore e rimorsi. Non si crea così il domani”. Così ha concluso la sindacalista.