Voto di condotta
Voto di condotta

Dal 31 ottobre 2024 è entrata in vigore la legge n. 150 del 1 ottobre 2024, che contiene importanti misure in merito alla riforma del voto in condotta. Oggi, 10 gennaio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato la relativa ordinanza in merito alla valutazione alla scuola primaria e al comportamento alla secondaria di I grado: cosa cambia nel concreto e come si devono mettere in pratica le disposizioni contenute nella legge nei prossimi scrutini di fine I quadrimestre? Facciamo insieme il punto della questione. 

La riforma sul voto in condotta 

Come sappiamo, la riforma del voto in condotta ha introdotto alcune importanti novità per quanto riguarda la valutazione del comportamento degli alunni. Nello specifico, il voto dato per la condotta deve riferirsi a tutto l’anno scolastico. Nella valutazione si dovrà dare particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti. Più nel dettaglio

  • nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che dovrà essere espressa in decimi e avrà un peso maggiore nella valutazione stessa;
  • nella secondaria di I e II grado se la valutazione del comportamento è inferiore a sei decimi (quindi anche pari a 5), il CdC delibera di non ammettere lo studente alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi;
  • negli istituti superiori, se il voto in condotta è pari a sei decimi, il CdC, in sede di valutazione finale, sospenderà il giudizio senza formulare un giudizio di ammissione alla classe successiva e assegnerà allo studente un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale; in caso di mancata presentazione del prodotto prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo o qualora il CdC non lo reputasse sufficiente, lo studente non verrà ammesso alla classe successiva. 

Cosa stabilisce l’ordinanza ministeriale del 10 gennaio 2024

Come abbiamo visto, il MIM ha emanato l’apposita ordinanza che dovrà dare indicazioni su come attuare quanto previsto dalla riforma del voto in condotta già a partire dal corrente anno scolastico (si aspettano però indicazioni in merito alla scuola secondaria di II grado).

L’art 7 della suddetta ordinanza indica le seguenti norme transitorie: “In via transitoria, per l’anno scolastico 2024/2025, al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di adeguare i criteri di valutazione, i registri elettronici e i documenti di valutazione per la scuola primaria e
per la scuola secondaria di primo grado, nonché per fornire opportuna informazione alle famiglie degli alunni, le disposizioni della presente ordinanza si applicano a partire dall’ultimo periodo in cui è suddiviso l’anno scolastico, in base a quanto stabilito dalle istituzioni scolastiche ai sensi dell’articolo 74, comma 4, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297″.

A quanto pare, quindi, le novità sulla valutazione del comportamento previste dalla riforma dovrebbero essere messe in atto a partire dallo scrutinio finale di giugno. Saranno, pertanto, le scuole ad operare in autonomia o si avranno ulteriori disposizioni in vista degli scrutini di fine gennaio? Come sempre vi terremo aggiornati sulla questione. Â