Nel disegno di legge che il Parlamento sta esaminando, fra le altre cose, c’è la revisione del voto in condotta. Il provvedimento, già commentato dal ministro Valditara, “mira a ripristinare la cultura del rispetto e l’autorevolezza dei docenti, assicurando un ambiente di lavoro sereno per il personale scolastico e un percorso formativo efficace per gli studenti”. Così si legge nel testo del disegno di legge. Ma cosa cambia e quali effetti avrà sullo studente?

Revisione del voto in condotta: cosa prevede il testo

L’art 3 del testo del disegno di legge contiene una modifica alla valutazione del comportamento dello studente. Nella scuola primaria la valutazione sarà espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico, mentre nella scuola secondaria la valutazione sarà espressa in decimi. Cosa cambia?

  • Nel caso di valutazione del comportamento inferiore a sei decimi, il Consiglio di classe delibera la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi.
  • Per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che riportano una valutazione pari a 6/10 nel comportamento, il Consiglio di classe sospende il giudizio di promozione, subordinandolo alla presentazione da parte degli studenti, prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo, di un elaborato critico in materia di Cittadinanza attiva e solidale assegnato dal consiglio di classe in sede di scrutinio finale, la cui mancata presentazione o la cui valutazione non sufficiente, da parte del consiglio di classe, comporta la non ammissione dello studente all’anno scolastico successivo.
  • Nel caso di valutazione del comportamento pari a sei decimi, il Consiglio di classe assegna un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da trattare in sede di colloquio dell’esame conclusivo del secondo ciclo.
  • Per ottenere il massimo dei crediti alla maturità, sarà necessario avere almeno un 9 in condotta.
  • L’attribuzione del voto di comportamento inferiore a sei decimi e la conseguente non ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato avverrà anche a fronte di comportamenti che configurano mancanze disciplinari gravi e reiterate, anche con riferimento alle violazioni previste dal regolamento di istituto.
  • Il voto di comportamento dello studente nella valutazione complessiva, riferito all’intero anno scolastico, in presenza di atti violenti o di aggressione nei confronti del personale scolastico e degli studenti avrà maggior peso.

Effetti della sospensione

Viene riformato anche l’istituto dell’allontanamento dello studente dalla scuola per un periodo non superiore a quindici giorni, in modo che:

  1. l’allontanamento dalla scuola, fino a un massimo di due giorni, comporta il coinvolgimento dello studente in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare;
  2. l’allontanamento dalla scuola di durata superiore a due giorni comporta lo svolgimento, da parte dello studente, di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche. Tali attività, se deliberate dal consiglio di classe, possono proseguire anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità.